Raffaele D’Anna: il medico d’Italia mirabile di mente, di occhio e di mano. Lo ha detto e scritto del medico cefaludese Raffaeele D’Anna il grande Gabriele D’Annunzio. Nel suo studio medico, infatti, vi era una foto di Gabriele D’Annunzio con una dedica del 1936 che così recita: «Al Medico d’Italia, mirabile di mente, di occhio e di mano».
Raffaele D’Anna nasce a Cefalù il 18 novembre 1900. E’ il primo di 3 figli di Salvatore e Santina Fertitta. Dopo di lui, Giovanni e Vittorio. Il giovane Raffaele dopo il diploma di maturità conseguito al Liceo – Ginnasio Mandralisca di Cefalù ha frequentato per 6 anni gli studi di medicina e chirurgia presso l’università di Palermo dove ha conseguito la Laurea con lode all’età di 25 anni.
Dopo la Laurea Raffaele va in Libia per un tirocinio e vi rimane un anno. In seguito ha frequentato e lavorato all’Ospedale Civico di Cefalù sotto la direzione del Dr. Vincenzo Rosso. Dopo la specializzazione in malattie dell’apparato respiratorio nel 1940 vince un concorso di Direttore del dispensario antitubercolare di Corleone dove esercita la professione di medico specialista con dedizione e passione sino al 1947. Diceva di essersi trovato sempre bene in quel paese ricordando la generosità e la disponibilità di quella gente che no gli faceva mancare nulla in quegli anni di guerra.
Sposato con la maestra Elvira Berna non hanno avuto figli. Ritornato a Cefalù ha esercitato presso l’ambulatorio di Via Spinuzza n.103 prima come medico della Cooperativa dei pescatori poi come convenzionato con le mutue fino all’età di 70 anni. Dopo la morte della moglie avvenuta il 31 gennaio 1979, si è trasferito a casa della nipote Maria Santa Teresa, figlia del fratello Giovanni, dove è stato assistito amorevolmente. Raffaele D’Anna muore a Cefalù il 15 marzo 1987