Cosa succede a chi mangia il burro cotto? Risponde la medicina

Cosa succede a chi mangia il burro cotto? Le proprietà del burro cambiano se lo si porta ad alta temperatura cucinandolo. Il burro, infatti, non ha una grande resistenza alle temperature elevate. Quando viene scaldato, per preparare qualche ricetta in cucina, libera delle sostanze che non fanno bene alla salute. Attenzione, quindi, perché non si dovrebbe mai mangiare il burro cotto o in qualche modo sciolto su cibi già caldi. Mai cuocere, quindi, e mai friggere il burro per evitare che rilasci delle sostanze nocive e anche poco digeribili. Sottoposto a cottura, oltre che a perdere svariate vitamine, il burro diviene meno digeribile. Il burro si conserva fra +4/6°, fonde completamente a 40°, vede bruciare totalmente la caseina a 140-150°.

Il burro fa bene o male alla salute? Sulla bontà o meno del burro per la salute ci si divide spesso in due schieramenti: chi non lo usa, o cerca di evitarlo il più possibile, e chi invece non rinuncia al suo gusto. Quelli che sostengono che il burro “fa male” dicono che è un concentrato di grassi di origine animale, uno di quegli alimenti che possono contribuire ad aumentare il rischio cardiovascolare. Chi invita ad evitare il burro preferisce altri tipi di grassi come l’olio di semi e l’olio di oliva. Chi non rinuncia al burro, invece, sostiene che va mangiato fresco senza sottoporlo a cotture a fuoco elevato.

Il burro va escluso dalla dieta? I grassi devono far parte della nostra alimentazione in quanto, insieme a carboidrati e proteine, sono nutrienti di cui abbiamo assolutamente bisogno. «Il burro – sostiene la dott.ssa Francesca Evangelisti, biologa nutrizionista – offre una varietà di acidi grassi superiore rispetto a quello dell’olio di oliva risultando quindi un alimento più completo, e anche meno calorico». Il burro, infatti, offre vitamine quali A, E, K ma soprattutto D, per la quale risulta una delle poche fonti alimentari. Occorre comunque stare attenti alle quantità. Si tratta di un alimento prevalentemente grasso e che contiene colesterolo come tutti gli alimenti di origine animale.

Il burro vegetale è migliore di quello naturale? In molti pensano che sia meglio sostituire il burro naturale con il burro vegetale. In realtà a dire il vero non è così. Anche se contiene meno colesterolo, il burro vegetale è una emulsione di olii che, privati della parte liquida, diventano un composto solido e bianco assimilabile al burro, ma solo come consistenza però. Contiene, infatti, grassi vegetali idrogenati o non idrogenati: la parte solida degli olii è poi quella più pericolosa per la nostra salute. Evitiamo quindi margarine e burro vegetale, preferiamo una piccola parte di sano e nutriente burro da latte.

Cosa succede a chi mangia burro tutti i giorni? Il Burro contiene 250 mg di colesterolo ogni 100 grammi di prodotto, ossia la dose giornaliera massima di colesterolo che un adulto può consumare in un giorno. Mangiare burro senza limiti e tutti i giorni, quindi, è molto dannoso alla salute. Consumare 100 grammi di burro, però, non è cosa facile. Consumandone invece non più di 10 grammi al giorno come raccomandano i nutrizionisti, si beneficia di tutti gli effetti positivi e benefici che ha il colesterolo sul nostro organismo, come ad esempio quello antiossidante, che aiuta a mantenere in salute le arterie.

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