Mangiare pane integrale fa ingrassare? No. Il pane integrale è migliore di quello bianco perché contiene meno calorie, circa 240 ogni etto, oltre a più acqua e vitamine, in particolare di tipo B1, B2, PP ed E, presenti anche nella versione tradizionale ma in minore quantità. Per quanto riguarda le fibre, inoltre, il pane bianco ne possiede 2 grammi ogni 100, mentre quello integrale può arrivare anche a 7 o 8. Praticamente il quadruplo. Il pane integrale vince la sfida anche sul fronte dei minerali, perché ne contiene di più rispetto a quello bianco. Il consiglio è di preferire quello panificato con lievito naturale perché l’acidità favorisce l’azione di un enzima chiamato fiati che agevola l’incameramento dei minerali presenti naturalmente nella farina.
Il pane integrale facilita la digestione? No. E’ meglio evitarlo se si ha una digestione difficile. Il pane integrale, infatti, è più lento da digerire del pane bianco, che risulta quindi più indicato quando la digeribilità è importante come nella malattia da reflusso, nelle dispepsie e nelle gastriti. Il pane integrale è indicato per alcuni disturbi dell’apparato gastrointestinale. Fa bene, per esempio,,a chi è afflitto da stipsi cronica. Il pane integrale, inoltre, può essere mangiato anche da chi soffre di diverticolosi, a meno che i diverticoli si infiammino causando “diverticolite”. Attenzione perché la fibra del pane integrale determina problemi di meteorismo. Ecco perché chi soffre di meteorismo dovrebbe evitarlo.
Mangiare pane integrale protegge dal diabete? Sì. Mangiare pane integrale riduce il rischio di diabete di tipo 2. Lo rivela uno studio finlandese, il primo di questo genere, che ha spiegato perché. Il merito sarebbe della capacità delle fibre integrali di abbassare i livelli di serotonina prodotta dall’intestino, ormone in grado di regolare la peristalsi, quindi l’attività digestiva. Il consumo di fibre ridurrebbe la produzione di questa sostanza da parte dell’intestino, che è l’organo che ne produce in maggiore quantità. Un effetto benefico che potrebbe essere legato alla presenza, nei cereali integrali, di alcune sostanze bioattive dalle quali i batteri intestinali producono una serie di metaboliti.
Quando il pane è integrale? Non è facile distinguere i veri prodotti integrali da quelli che non lo sono. Le aziende, infatti, raffinano la maggior parte delle farine e poi successivamente reinseriscono la crusca, per poter denominare i prodotti come “integrali”. Un vero prodotto integrale ha come primo ingrediente “farina integrale di..” e non “farina 00 con aggiunta di cruschello”, occhio. Per poter essere definito integrale un prodotto deve avere il 51% di farina integrale rispetto al totale. E’ anche importante verificare l’omogeneità, perché prodotti che presentano una grana chiara ma con puntini più scuri solitamente denotano crusca aggiunta alla farina principale.
Quali sono i benefici del pane integrale? Il pane integrale apporta elementi nutritivi di alta qualità, come le fibre, che aiutano il transito intestinale e, di conseguenza, l’espulsione delle tossine. Il pane integrale è indicato per chi soffre di stitichezza, ha problemi intestinali. Il pane integrale è ricco di fibra che aiuta a controllare il peso e a prevenire le malattie a carico dell’apparato cardiocircolatorio. Per la presenza di vitamine del gruppo B, di colina, tirosina e zinco il pane integrale aiuta il sistema nervoso a mantenersi attivo. La fibra e le sostanze bioattive sono contenute anche negli ortaggi e nella frutta.