Cosa succede a chi mangia i formaggi fusi tutti i giorni? Risponde la medicina

Socializza gli articoli

Cosa succede a chi mangia i formaggi fusi tutti i giorni? I rischi per la salute legati al consumo di formaggi fusi a fette sono legati alla presenza di formaggi di scarsa qualità che possono comportare la presenza di elementi in grado di portare ad impedire la fissazione del calcio nelle ossa. Alcuni conservanti impiegati nella produzione dei formaggi fusi sarebbero legati al rischio di cancro. Proprio un eccesso di sale in questi tipi di formaggi potrebbe essere legato all’insorgere di alcuni tipi di tumore ed al rischio di incorrere in patologie cardiovascolari. Secondo uno studio condotto da un’associazione per la protezione dei consumatori i formaggi fusi possono contenere fino a 13 additivi diversi. E’ importante controllare le etichette di questi formaggi.

E’ vero che nei formaggi fusi c’è molto sale? Sì. In alcuni formaggi fusi la concentrazione di sale può raggiungere i 3 grammi ogni 100 grammi di prodotto. Tutto questo dovrebbe far riflettere soprattutto le persone ipertese e quanti somministrano questo formaggi fusi ai bambini. Secondo le nuove linee guida per il consumo di sodio e potassio dell’Organizzazione mondiale della sanità gli adulti non dovrebbero consumare più di 2000 mg di sodio al giorno ovvero 5 grammi di sale. Le stesse linee guida devono essere rispettate per i bambini sulla base di peso, altezza ed energia consumata. Un bambino con la pressione alta sarà un adulto con il medesimo problema.

Come vengono prodotti i formaggi fusi? Alcuni siti internet sostengono che i formaggi fusi si possono ottenere mediante il riciclo di scarti provenienti da altri formaggi. Per questo possono anche subire prolungati processi di trasformazione mediante l’utilizzo di sali di fusione. Ecco perché si avrebbero prodotti contenenti composti come fosfato, citrato e sodio, in quantità più o meno elevate a seconda dei prodotti. Di tutto questo i consumatori non sono a conoscenza. Non conoscono nulla sulla provenienza delle tipologie di scarti eventualmente impiegati da parte delle aziende produttrici per ottenere formaggi fusi. Da più parti si chiede chiarezza sugli ingredienti destinati ai formaggi fusi a fette.

E’ vero che i conservati contenuti nei formaggi fusi sono pericolosi? Sì. Alcuni conservanti aumentano il rischio di cancro e quelli contenuti in questo tipo di formaggio sono moltissimi. Questo perché questi formaggi in frigorifero durano molto tempo. Nei formaggini, per fare un esempio, è contenuto l’E250, un conservante che distrugge la microflora intestinale soprattutto nei bambini, che diminuisce così la loro immunità e aumenta il rischio di infezioni dell’organismo. Una indagine sugli additivi contenuti in questi formaggi riporta che nei formaggini e nelle sottilette arrivano anche a tredici. I formaggi fusi sono quindi un altro dei latticini da eliminare nella dieta.

Si possono mangiare i formaggi fusi durante la dieta? Le sottilette in versione standard offrono circa 280 calorie per 100 grammi di prodotto, una quantità in linea con quella dei formaggi simili. Le calorie, dunque, se non si consuma l’intera confezione non dovrebbero rappresentare un vero e proprio problema. In una singola sottiletta si trovano circa 70 calorie ed è con questa grandezza che dovremo fare i conti per inserirla all’interno della nostra dieta. Si tratta, però, di un formaggio a pasta estremamente molle che è stato realizzato per essere fuso durante le ricette. Difficilmente, quindi, i formaggi fusi vengono consumati freschi.

Cambia impostazioni privacy