Cosa succede a chi mangia le patate verdi? Le patate verdi non vanno mangiate perché possono provocare una intossicazione. Mangiando le patate verdi si può ingerire la solanina, una sostanza tossica che è presente nelle piante, nei frutti e nelle radici per difenderle dai funghi e dagli insetti. La solanina è tossica anche in quantità modeste. La solanina non dovrebbe superare i 100 milligrammi ogni chilo di patate. L’intossicazione da patate verdi porta questi sintomi: la nausea, il mal di stomaco, il vomito, la diarrea e a volte anche la febbre. L’ingestione di solanina provoca raramente la morte, ma può causare anche delle emorragie, specie alla retina. I sintomi insorgono dopo alcune ore ma in alte concentrazioni anche dopo soli 30 minuti.
Come vanno utilizzate le patate per evitare l’intossicazione da solanina? Le patate vanno conservate in un luogo fresco, buio e asciutto. Le patate vecchie, secche, verdi o fortemente germogliate, così come le bucce, non sono idonee al consumo. Le parti verdi e i cosiddetti “germogli” devono essere rimossi dalle patate. Chi vuole consumare anche le bucce, deve scegliere patate fresche e senza danni all’esterno. I piatti di patate non dovrebbero essere mangiati se hanno un sapore amaro. I bambini piccoli in particolare non dovrebbero mangiare patate non sbucciate. Attenzione l’acqua in cui le patate sono state bollite non va riutilizzata. Va sostituito regolarmente, infine, l’olio per la frittura delle patate.
La solanina viene annientata dalla cottura delle patate? No. La solanina non viene annientata dalla cottura perché è molto termostabile e non si degrada alle normali temperature di cottura delle patate. Nessun metodo di cottura (lessatura, cottura nel forno, frittura, microonde), quindi, è in grado di distruggere questa sostanza tossica. Al di sotto del 170°C, infatti, il contenuto di solanina rimane praticamente costante e anche con una frittura ad alta temperatura, nei tempi di cottura ordinari, il contenuto residuo di solanina è molto importante. Uno studio scientifico, infine, ha rilevato che che dopo 10 minuti a 210°C il 59,7% della solanina era ancora presente.
Le patate conservate possono diventare tossiche? Possiamo stare tranquilli nel mangiare le patate avanzate perché non fanno male. Le patate avanzate, come qualsiasi altro cibo che conserviamo in frigo, vanno consumate nel più breve tempo possibile. A volte le patate dopo la cottura possono scurirsi ma questo potrebbe essere un fenomeno normale. Le patate cotte si anneriscono per via di una reazione chimica tra il ferro e l’acido clorogenico. Queste sostanze però possono essere presenti a livelli diversi nei vari tipi di patate e per questo, quindi, non è detto che le patate si anneriscano sempre quando vengono conservati dopo la cottura.
Le patate avanzate si possono riscaldare? sarebbe meglio non riscaldare le patate avanzate. Tutto questo perché le patate quando vengono riscaldate possono sviluppare delle sostanze indesiderate e che, in particolare, i nitrati contenuti nelle patate si possono trasformare in nitriti. I nitrati sono delle sostanze che tendono ad essere maggiormente presenti negli ortaggi coltivati in terreni che vengono arricchiti molto con l’azoto. I nitrati, in realtà, sono innocui ma con il calore della cottura possono trasformarsi in nitriti, considerati tossici e pericolosi per la salute. I nitriti sono sostanze tossiche che legandosi all’emoglobina ostacolano l’ossigenazione. A rischio sono in particolare i bambini.