Le patate fritte fanno ingrassare? Risponde la medicina

Le patate fritte fanno ingrassare? Sì. Secondo uno studio citato dal New York Times e pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition le patate fritte sono delle vere e proprie “bombe di amido” che contengono limitate quantità di sostanze nutritive. Secondo i ricercatori americani l’alto indice glicemico delle patate fritte farebbe aumentare il rischio di problemi alla salute quali obesità, diabete e malattie cardiovascolari. Gli stessi ricercatori sostengono che quanti mangiano patate fritte due o tre volte alla settimana hanno un rischio di mortalità decisamente maggiore rispetto a chi mangia, invece, patate non fritte. Gli esperti consigliano di non mangiare patte fritte quale contorno. Sarebbe meglio, dicono alcuni esperti, se il pasto fosse accompagnato da un’insalata di contorno e da sei patate fritte.

Quando si ingrassa mangiando le patate? A far ingrassare è l’eccesso calorico. Possiamo mangiare le patate senza ingrassare. Si ingrassa solo se si eccede con le calorie. Chi segue una dieta ipocalorica, invece, dimagrisce. Non sono le patate a far ingrassare. Rispetto ai cereali, alla pasta o al pane, hanno un densità calorica molto più bassa. Le patate lesse, infatti, hanno meno di 20 grammi di carboidrati su 100 grammi di prodotto ed hanno mediamente 86kcal/100 grammi. Poche se calcoliamo che quando viene cotta si idrata ulteriormente. Se le patate vengono fatte al forno si disidratano ed aumentano leggermente  le calorie. Tutto si complica quando arrivano le patate fritte.

Le patate fanno ingrassare con l’aggiunta di olio? Sì. Le patate ingrassano soprattutto se aggiungiamo dell’olio perché è molto calorico. Un cucchiaio da cucina sono 10 grammi pari a 90kcal. Una quantità molto più elevata delle patate. L’olio nelle patate va usato ma con moderazione. Un altro fattore a favore delle patate è la fibra alimentare contenuta nella buccia. Proprio questa fibra aumenta il senso di sazietà ed è anche ricca di nutrienti per il nostro microbiota. Il consiglio è di mangiare le patate ma tenendo conto dei loro macronutrienti, calorie e soprattutto del condimento che andiamo ad utilizzare. Le patate vanno bene nella dieta bilanciata.

Come preparare le patate fritte per non fare molto male? Anzitutto è bene farle a casa. Occorre utilizzare l’olio di semi e tenere la buccia che contiene nutrienti. Spesso viene utilizzato l’olio di mais, ricco di acidi grassi che contribuiscono al generale stato infiammatorio del nostro corpo. E c’è di più: il ripetuto riscaldamento, raffreddamento e riutilizzo dell’olio favorisce la creazione di grandi quantità degli acidi grassi più pericolosi. Alcuni esperti consigliano di alternare le classiche patate bianche con le patate dolci. Occorre assolutamente evitare i condimenti grassi e molto calorici. Attenzione, infine, nell’uso di sale perché fa molto male alla salute.

Le patate fritte danno dipendenza? A scoprire tutto questo è stata una ricerca dell’Università di Deaking in Australia. I ricercatori puntano il dito contro il sale, l’ingrediente che indurrebbe le persone a mangiare sempre più cibi di questo tipo, provocando tra l’altro l’assunzione dell’11% di calorie in più. L’aggiunta di sale aumentava il piacere in quanti mangiano influenzando peraltro le scelte successive. Il sale, secondo i ricercatori, ha l’effetto di sopprimere i normali meccanismi biologici che ci aiuterebbero a smettere di mangiare. Questo meccanismo è tanto più evidente se si tratta di patatine fritte. Le patate fritte vanno accompagnate con verdura.

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