Il Vescovo di Cefalù mons. Giuseppe Marciante il 30 gennaio 2020 ha incontrato in udienza Papa Francesco rappresentando tutta la sua preoccupazione per i giovani del territorio diocesano costretti ad abbandonare i propri paesi in cerca di maggiori opportunità di crescita e di lavoro fuori dal territorio regionale.
Un’emorragia senza sosta, un processo di desertificazione sia dal punto di vista umano che economico a causa dell’emigrazione “forzata” dei giovani che sembra inarrestabile.
“La Sicilia si sta svuotando, siamo di fronte a una nuova “questione meridionale” che non deve farci dormire tranquilli e che deve essere affrontata immediatamente” ha affermato il vescovo che sente il peso e la forte preoccupazione del problema dello spopolamento giovanile del Sud.
Una nuova “questione meridionale” che per il Vescovo Giuseppe va affrontata mobilitando le istituzioni e l’imprenditoria perchè si facciano i giusti investimenti per offrire nuove soluzioni e prospettive di futuro per le nuove generazioni costrette ad abbandonare un territorio dalle grandi potenzialità ma che si sta trasformando in un vuoto a perdere.
Un problema che la Chiesa di Cefalù sente come proprio e per questo ha voluto farsene carico lanciando un segno concreto, quello del Laboratorio della Speranza, stimolo per le istituzioni, possibile percorso da seguire per invertire la rotta e far si che la scelta di andare via sia una scelta libera e non l’unica possibile. Un segno per dire ai giovani la propria vicinanza e sostegno. Una chiesa vicina, che guarda con attenzione al suo territorio.
Il Papa ha risposto commosso all’appello di mons. Marciante e lo ha incoraggiato a proseguire nel suo impegno per il territorio e a portare avanti il percorso inaugurato con il Laboratorio della Speranza. Francesco si è detto anche contento della scelta del vescovo di mettere a disposizione i beni ecclesiali per dare nuovo stimolo al territorio, il “migliore investimento” che la chiesa vicina ai problemi della propria terra potesse fare.
Il Papa sosterrà con la preghiera l’impegno della Chiesa di Cefalù e del suo pastore e si impegnerà per affrontare quella che è ormai una vera e propria emergenza per il Sud e per il Paese.