Cosa succede quando si mangia prosciutto avariato? Ecco a cosa stare attenti

Cosa succede quando si mangia prosciutto avariato? Chi mangia prosciutto avariato deve prestare attenzione alla comparsa di alcuni sintomi. Mal di pancia e malessere, sebbene fastidiosi, sono tendenzialmente innocui. Per attenuarli basta mantenere l’organismo ben idratato, bevendo molto. Diversa è la situazione in presenza, invece, di vomito, dissenteria, nausea e febbre alta. Questi sintomi, infatti, possono manifestare la presenza di contaminazione da patogeni, da microrganismi pericolosi, come virus, batteri o funghi. Queste crisi in genere si risolvono nell’arco di 8-10 ore, ma in alcuni casi le conseguenze possono essere serie, soprattutto in soggetti particolarmente sensibili. In presenza di sintomi importanti che non si risolvono in poco tempo, pertanto, è sempre bene chiamare la guardia medica oppure recarsi subito al pronto soccorso.

Come si riconosce il prosciutto avariato? Il prosciutto avariato si riconosce anzitutto dall’odore. Ecco perché è importante annusare il prosciutto prima di mangiarlo. Alla minima traccia di acidità o sentore di muffo occorre buttare il prosciutto. Attenzione anche all’aspetto. Non solo le fette devono risultare asciutte e morbide, ma non devono essere nemmeno ossidate come spesso capita, ad esempio, con il prosciutto crudo. Occorre prestare molta attenzione quando il prosciutto cambia colore. I toni di grigio, marrone, nero o verde devono preoccupare perché sono tipici di un prosciutto andato a male. Attenzione anche alle macchie di muffa perché può creare micotossine. Non annusare mai, infine, il prosciutto ricoperto di muffa.

Come evitare di avere il prosciutto avariato? Chi acquista il prosciutto affettato al banco fresco, dovrebbe conservarlo a una temperatura compresa tra +1°C e +7°C e consumarlo entro 12 ore dall’acquisto. Dal salumiere si ricevono le fette tagliate e sovrapposte, custodite dentro involucri di carta trasparente e poi dentro altra carta esterna. Attenzione all’aria che potrebbe restare imprigionata fra una fetta e l’altra. Prima di chiudere il tutto e piegarlo per deporlo in un contenitore a chiusura ermetica, occorre stirare con la mani il piano degli affettati, in maniera che sia spinta fuori l’aria rimasta casualmente imprigionata. Conservare quindi il tutto sempre in frigo.

Come surgelare per evitare il prosciutto avariato? Il prosciutto da surgelare va inserito negli appositi sacchetti. Il consiglio è di surgelare gli affettati sottovuoto, in modo da ridurre al minimo il contatto con il ghiaccio. Evitare di riporlo nel freezer arrotolato nell’involucro della salumeria. Il prosciutto si rovina ed è difficile da estrarre quando si vuole consumare. Attenzione alla qualità del prodotto che si surgela. Un prosciutto a basso costo, infatti, avrà sicuramente un trattamento chimico diverso con più conservanti e additivi, che possono influire sulla surgelazione. In generale il prosciutto di ottima qualità si mantiene in frigo per circa 1 mese.

Come si riconosce in prosciutto di qualità? Attenzione all’etichetta. Esistono tre classi di prosciutto cotto. Alla base c’è quello che viene chiamato prosciutto cotto “e basta”. Dall’aspetto più lucido viene ricavato da parti diverse della coscia di maiale. E’ quello che ha la percentuale più alta di umidità. Poi c’è il prosciutto cotto scelto che si distingue per un’umidità inferiore dato che si ottiene da cosce di maiale intere. Il prosciutto cotto Alta Qualità, con umidità ancora inferiore, si distingue per il chiaro delle fasce muscolari. Fare attenzione all’etichetta controllando se si acquista prosciutto cotto, prosciutto cotto scelto o prosciutto Alta Qualità.

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