Cosa succede a chi mangia la carne di cavallo cruda o poco cotta? Risponde la medicina

Cosa succede a chi mangia la carne di cavallo cruda o poco cotta? Si va incontro alla trichinellosi che è provocata dalla Trichinella, un parassita che inizialmente si localizza a livello intestinale per poi dare origine a una nuova generazione di larve che migrano nei muscoli. La trasmissione all’uomo avviene esclusivamente per via alimentare, attraverso il consumo di carne cruda o poco cotta anche equina. La trichinellosi può essere prevenuta mangiando la carne di cavallo en cotta, in modo che le eventuali larve presenti vengano inattivate o distrutte dal calore. Salatura, essiccamento, affumicamento e cottura nel forno a microonde della carne non assicurano l’uccisione del parassita. Nell’uomo il quadro clinico varia dalle infezioni asintomatiche a casi particolarmente gravi, anche con alcuni decessi.

Quali sono i benefici della carne di cavallo? La carne di cavallo è un alimento particolarmente energetico. E’ il tipo di carne, infatti, che contiene al suo interno la quantità maggiore di ferro (3,9 mg ogni 100 grammi di carne). Il suo consumo viene spesso consigliato a chi soffre di anemia, ai bambini, alle donne in gravidanza, agli anziani, ai convalescenti e agli sportivi. La carne di cavallo, aggiungiamo, è piuttosto magra. La carne di cavallo, inoltre, è da considerarsi piuttosto magra e per questo è un alimento adatto proprio a tutti. La presenza del colesterolo, infine, risulta sovrapponibile alla quantità contenuta in altre carni magre come pollo e bovino.

La carne di cavallo aiuta chi ha la pressione alta? La carne di cavallo, grazie al basso quantitativo di sodio, inferiore rispetto alla carne di altre specie, è indicata alle persone che devono seguire una dieta povera di sodio, per esempio chi soffre da ipertensione. Adottare buone e salutari abitudini a tavola è un passo per mantenere in salute il nostro cuore e per tenere sotto controllo la pressione. Se si ha l’ipertensione arteriosa bisognerebbe consumare carne magra (coniglio, manzo, pollo, tacchino e vitello) preferibilmente lessata o ai ferri. Occorre evitare carni grasse, affumicate, marinate e salate come agnello, anatra, cacciagione, capretto, frattaglie, maiale, montone, oca.

Si può mangiare carne di cavallo tutti i giorni? La carne di cavallo, come tutte le carni rosse, è un alimento che non ha controindicazioni se non quelle legate ad un suo consumo eccessivo. Mangiare spesso andrebbe a caricare l’organismo di una quota di grassi e proteine superiore al suo fabbisogno e potenzialmente dannosa. Consumare, infatti, un quantitativo di proteine superiore alle reali necessità è inutile e rischioso. Diversi studi hanno collegato un consumo eccessivo di carni rosse e carni lavorate ad un aumentato rischio di insorgenza dei tumori. Occorre limitare il più possibile il consumo di tutti i tipi di carne.

Come si conserva la carne di cavallo? Sia le carni crude che quelle cotte dovrebbero essere conservate ad una temperatura compresa tra -1° e 0° C, per esaltarne al massimo il gusto e preservare il loro valore nutritivo. Il consiglio è di consumare la carne di cavallo entro due o tre giorni dall’acquisto. In caso di congelamento, è importante che questo processo avvenga ad una temperatura di – 20°C per impedirne il deterioramento. La carne di cavallo, una volta tagliata, assume un colore particolarmente scuro a causa dell’ossidazione del ferro, contenuto in elevate concentrazioni. Questo processo non ha conseguenze su qualità e valore nutrizionale.

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