Il Carnevale termitano si focalizza su due particolari personaggi: il Nannu e la Nanna. Originariamente la coppia arrivava nella cittadina imerese o al Porto, oppure alla Stazione Ferroviaria, cosa che induce a pensare che sia effettivamente il retaggio dell’origine extra-termitana delle due maschere. In particolare, i nanni del Carnevale di Termini Imerese risalgono alla seconda metà del XIX sec. Ciò è comprovato da una relazione datata 1963 e sottoscritta dal Sindaco di Termini Imerese, dott. Francesco Candioto (1923-1998), e dal Presidente della neonata Pro Termini Imerese, Vito Salvo (1896-1983) dove si evince che le due maschere, furono realizzate nella seconda metà dell’Ottocento.
In realtà già agli inizi del XIX secolo a Palermo i nanni erano presenti, sfilando lungo il Corso Vittorio Emanuele.
I due vegliardi, figure simbolo del carnevale termitano, rappresentano pertanto uno stretto legame fra l’immagine plurisecolare del personaggio carnascialesco siciliano, ovvero il Nannu (N.d.R. Nonno) al quale viene associata un’altra figura femminile la Nanna, (N.d.R. Nonna) ossia sua moglie. La Nanna accompagna sempre il Nannu durante le cerimonie carnascialesche.
Mi piace segnalare ai lettori una interessante scheda descrittiva del Carnevale di Termini Imerese tratta dal sito www.mezzojusoecotour.it
Termini Imerese (PA)
U Nannu e a Nanna
«U Nannu e la Nanna sono presenti nel carnevale di Termini Imerese in forma di antichi mascheroni in cartapesta. Si tratta di due maschere storiche che costituiscono il trait d’union fra la memoria plurisecolare del personaggio che rappresenta il Carnevale di Sicilia, accompagnato dal personaggio aggiunto della Nanna, e la tradizione più recente dei carri allegorici che costituiscono comunque un grande momento di attrazione e di partecipazione diretta delle maestranze locali. Le dimensioni delle due maschere protagoniste (superiori a quelle standard dei fantocci individuabili in altre aree della Sicilia), e il materiale in cartapesta che le caratterizza, lasciano comprendere l’evoluzione e l’adattamento delle due figurazioni. Un tempo l’arrivo dei due personaggi carnevaleschi avveniva presso la stazione ferroviaria o al porto o al ponte della “lavata lana”. Il loro ruolo era quello di portare buon umore alla cittadinanza. Oltre a partecipare al grande corteo dei carri allegorici, il Nannu e la Nanna chiudono i festeggiamenti, il martedì, con il rituale della lettura del testamento e con “‘a bruciatura di ‘u Nannu”. Il testamento, letto dalla figura del “notaio”, fornisce l’occasione per ironizzare sui difetti dei potenti della città».
Sitografia
G. Longo, 2016 – I “Nanni” dei carnevali di Palermo e Termini Imerese, Cefalunews.org, 5 febbraio.
G. Longo, 2016 – Enrico Onufrio ed il Carnevale palermitano tra primo e secondo Ottocento, Cefalunews.org, 18 agosto.
G. Longo, 2018 – Chi di Carnevale colpisce… di Carnevale perisce… – Cefalunews, 28 gennaio.
G. Longo, 2018 – “Il quartiere fuori Porta Palermo e l’infondata “leggenda” dell’origine del Carnevale di Termini Imerese”, Cefalunews.org – 24 agosto.
G. Longo, 2018 – “Il binomio Palermo-Termini, tra porte civiche, manifestazioni carnascialesche e “gustose” leggende metropolitane”, Cefalunews.org – 22 dicembre.
G. Longo, 2019 – “La rivincita della “vera” storia del Carnevale Termitano”, Cefalunews.org – 19 gennaio.
G. Longo 2019 – “Riflessioni sulla festa carnascialesca di Termini Imerese l’erede indiscussa dell’antico Carnevale di Palermo”, Cefalunews.org – 4 febbraio.
Foto: Antonino Surdi Chiappone e Giovanni Buscetta.
Anni Cinquanta del secolo scorso “I nanni arrivano al Porto e alla Stazione Ferroviaria di Termini Imerese. Anno 2016 I nanni in sfilata.
Giuseppe Longo
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