Lo sanno tutti, quello dell’insegnante non è affatto un mestiere semplice. Anzi, si tratta di una professione complessa e dalle mille sfaccettature, che richiede molte qualità e una precisa predisposizione mentale. Servono innanzitutto passione e concentrazione, abbinate a una grande abilità comunicativa. L’amore per la cultura e verso le sfide del futuro rappresentano poi il carburante necessario a mettere in moto l’apprendimento dei ragazzi.
Da sempre, quando da bambini viene posta la fatidica domanda ‘cosa vorresti fare da grande?’ la professione dell’insegnante viene indicata in un’ideale cinquina, condividendo il palcoscenico con astronauti, dottori, imprenditori e avvocati. Non è tutto rose e fiori – naturalmente – anzi le difficoltà sono sempre dietro l’angolo, così come le incomprensioni, le insofferenze e una fitta giungla burocratica da affrontare. Ma, più che altro, è questione di esperienza oltre che di costanza. Quindi, se sentite di avere nelle vostre corde il fuoco sacro dell’educatore, dovreste prendere in considerazione l’idea di seguire questa passione e farne un lavoro. Ci sono molti buoni motivi per intraprendere il percorso che porta a diventare un insegnante e tra questi, sul gradino più alto del podio, c’è sicuramente l’amore verso bimbi e ragazzi. Avere a cuore la formazione degli adulti di domani è un pensiero molto nobile, una motivazione profonda alla quale è giusto attingere specie quando sopravvengono i momenti di sconforto. La chiave del successo? Essere innovativi, sperimentare. Tra i vantaggi della professione c’è anche quello di poter gestire al meglio il proprio tempo, comprese le vacanze estive, inoltre gli insegnanti possono richiedere il piccolo prestito o il prestito pluriennale. Siete degli inguaribili ottimisti? Bene, questa virtù potrà esservi molto utile in ambito educativo: saprete spronare i vostri alunni e motivarli, presentando gli argomenti da affrontare in modo da farli risultare sempre interessanti.
Le qualità e le capacità che sono necessarie
Poter rivestire un ruolo cruciale nella formazione delle nuove menti è senza dubbio un elemento che saprà dare un forte slancio emotivo. La formazione personale continua, inoltre, risulterà essenziale per restare sempre al passo con i tempi moderni, così veloci e iperconnessi. Una sfida nella sfida, senza dubbio entusiasmante. Educare la coscienza dei ragazzi è soprattutto una responsabilità che occorre evitare di prendere troppo alla leggera. Se sentite di voler rendere il mondo un posto migliore, promuovendo correttezza e buone pratiche, potrete trovare in questa tensione verso il futuro e il bello sia uno stimolo che un vantaggio per la professione di educatore. I cambiamenti partono sempre dalle nuove generazioni, inoltre come insegnanti potrete continuare a crescere e apprendere nozioni sempre nuove, guardando oltre l’ostacolo. L’amore per la conoscenza, in questo modo, non potrà mai essere interrotto e anzi verrà sempre alimentato. La bellezza di educare bambini e ragazzi sta anche in un continuo scambio di opinioni e di stimoli, che con il passare del tempo potrà cristallizzarsi e identificare il ricordo ‘dei tempi della scuola’. Lascerete, insomma, il segno per sempre. Imparare (e tornare) a guardare il mondo attraverso gli occhi dei più giovani rappresenta, infine, un privilegio che davvero non ha eguali.