Pizza fatta in casa: cosa succede con 50 grammi di lievito?

Cosa succede nella pizza fatta in casa mettendo 50 grammi di lievito di birra in un chilo di farina? In genere per un chilo di farina occorrono 20 grammi di lievito di birra per una buona lievitazione. Mettere nella pizza fatta in casa più del doppio del lievito occorrente può comportare qualche problema. Il lievito di birra non fa male ma è altamente sconsigliato un uso eccessivo perché può comportare l’insorgenza di vari disturbi come eruzioni cutanee, dolori addominali, meteorismo e disturbi intestinali di vario genere. In elevate quantità, inoltre, il lievito di birra a lungo andare può determinare un’alterazione della flora batterica e della parete intestinale. Quale conseguenza si può anche avere uno squilibrio del sistema immunitario e problemi digestivi.

Quali sono gli ingredienti della pizza fatta in casa? Per l’impasto servono 500 grammi di farina, 250 millilitri di acqua, 15 grammi di lievito di birra, 20 grammi di olio, 10 grammi di sale. Per il condimento, invece, si dovranno ave a disposizione 500 grammi di pelati, una mozzarella e un po’ di origano. Sciogliere il lievito in un po’ di acqua a temperatura ambiente. Disporre la farina a fontana e unirvi l’acqua. Versata la metà circa dell’acqua aggiungere il sale che non deve entrare in contatto diretto con il lievito per evitare che ne neutralizzi l’azione. Impastare fino a ottenere un composto omogeneo. Aggiungere, infine, l’olio e lavorare l’impasto.

La pizza fa bene o fa male? La pizza rispetta tutti i dettami della dieta mediterranea. La pizza, infatti, è un alimento completo perché contiene i tre macronutrienti principali: carboidrati, proteine e grassi, nella percentuale ottimale e secondo i principi della dieta mediterranea. La classica margherita apporta mediamente fra le 700 e le 750 calorie. Il 65% di nutrimento arriva dalla farina che possiede carboidrati di tipo complesso. Ci sono anche grassi e proteine della mozzarella insieme a vitamine e sali del pomodoro. Il valore di grassi e proteine, però, varia a secondo degli ingredienti. L’unico valore costante nella pizza, quindi, è la percentuale dei carboidrati.

Chi non dovrebbe mangiare la pizza? Non ci sono persone che dovrebbero eliminare la pizza dal loro regime alimentare. Devono limitare il consumo della pizza quanti hanno problemi di diabete e/o intolleranza glucidica. In questo caso il problema riguarda la qualità degli ingredienti. Bisogna per questo utilizzare farine meno raffinate e meglio se integrali, perché modulano in maniera diversa la glicemia. Per chi soffre di gastrite potrebbe essere un problema il mangiare pomodoro e mozzarella perché difficile da digerire e può creare gonfiori. Problemi con la pizza anche per coloro che soffrono della sindrome dell’intestino irritabile perché potrebbero avere gonfiori addominali.

La pizza surgelata fa male? Per fare in modo che si conservi a lungo, in fase di produzione, la pizza pronta surgelata è infarcita di conservanti. Prima di acquistare una pizza surgelata è bene dare un’occhiata approfondita alla lista degli ingredienti. Molto spesso, infatti, queste pizze sono prodotte con ingredienti a basso costo e non di qualità. L’impasto non deve contenere percentuali eccessive di estratto di malto o zucchero, destrosio o amido modificato che possono provocare problemi al nostro organismo. I dosaggio di sale non deve superare gli 0,5 grammi su 100 di prodotto. Occhio ai grassi vegetali idrogenati perché non raccomandati.

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