Soccorso alpino: primi due interventi dopo i giorni della quarantena

Prima intensa giornata di interventi dopo il lockdown per il Coronavirus per i tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano, chiamati su due diversi scenari in poche ore.
Il primo intervento è stato portato a termine nella zona di Pizzo Manolfo, montagna sopra il quartiere palermitano di Tommaso Natale. Poco prima della 12 al cellulare di un tecnico della stazione Palermo-Madonie del Sass è arrivata la chiamata di due escursioniste che, imboccato un sentiero dal versante di Sferracavallo, una volta in cima avevano smarrito il sentiero finendo sopra le pareti a strapiombo. Prese dal panico avevano lanciato l’allarme, pur non essendo ferite. Una squadra formata da 5 tecnici le ha raggiunte, rifocillate e accompagnate in sicurezza sulla strada dove avevano lasciato l’automobile.
Mentre si stava concludendo questo intervento alla centrale Georesque, l’applicazione che consente la geolocalizzazione, è arrivata l’allerta lanciato da un gruppo di quattro escursionisti che, partiti da Giacalone, avevano raggiunto le falde di Pizzo Mirabella (San Giuseppe Jato). Uno di loro, M.C., 59 anni, palermitano, era scivolato procurandosi la sospetta frattura della caviglia sinistra. Avvisato il numero di emergenza del Sass e inviata l’esatta posizione del gruppo, gli stessi tecnici intervenuti a Pizzo Manolfo sono stati dirottati sul posto, raggiunti da altre due squadre per un totale di 16 unità. Raggiunto l’infortunato, dopo un’attenta anamnesi di eventuali sintomi Covid-19, muniti di tutti i dispositivi individuali di protezione, i tecnici hanno immobilizzato e imbarellato il ferito. Con un continuo cambio di uomini, a causa delle alte temperature, i tecnici del Sass lo hanno trasportato fino alla strada dove li attendeva un’ambulanza del 118. Presenti sul posto anche i carabinieri e una squadra di vigili del fuoco.

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