Il trading online è un’attività di investimento, che può essere effettuata su internet.
Con la pratica e l’esperienza, vivere di rendita col trading online può essere possibile.
Lo scopo di questo articolo è di spiegare in cosa consiste esattamente quest’attività, e da cosa si caratterizza.
Che cos’è il trading
Quando si parla di trading si fa riferimento all’attività di compravendita che può essere effettuata in borsa.
La borsa, anche nota come Borsa Valori, rappresenta il luogo in cui i trader (coloro che fanno trading) dovevano recarsi in passato per esercitare la loro attività (la Borsa di Milano, di New York, ecc.).
Oggi invece le attività dei trader si effettuano completamente online.
Cosa si acquista e si vende tramite il trading online
Attraverso il trading online è possibile comprare e vendere, allo scopo di provare a ottenere dei profitti. Si tratta di scambiare i seguenti prodotti:
- Valute
- Azioni
- Obbligazioni (o bond)
- Materie prime.
Acquistare o vendere valute
Come fare per acquistare o vendere delle valute? Muovendosi nel mercato valutario, detto anche Forex. Nello specifico, si tratta di comprare o cedere del denaro per altro denaro. Per esempio, scambiando dollari con euro, o viceversa.
Per comprare un determinato prodotto negli USA, servono dei dollari americani. Per comprare delle merci in Cina, serve del denaro con la valuta cinese. E così via.
Proprio perché per acquistare beni all’estero servono i soldi di una specifica area del mondo, i privati cittadini, ma soprattutto le aziende e i grandi fondi di investimento, si rivolgono al mercato valutario del Forex.
Non a caso, ogni giorno sul Forex vengono scambiati circa 5mila miliardi di dollari al giorno. Si tratta di un quantitativo enorme. E i vari scambi di denaro effettuati contribuiscono alla creazione dei tassi di cambio tra le diverse valute mondiali, cioè a stabilire quanto vale una valuta estera rispetto alle altre valute (per esempio, quanto vale l’euro rispetto alla sterlina o al dollaro).
I tassi di cambio rappresentano il “prezzo” della merce (del denaro) scambiato. E ciascuno può fare trading proprio grazie a questi prezzi. Per esempio, comprando 1 dollaro attraverso degli euro, è possibile aspettare un periodo favorevole per rivendere questo dollaro ottenendo altri euro in cambio, guadagnandoci.
Scambiare materie prime
I mercati delle materie prime sono detti Commodities, e sono quelli in cui vengono comprati e venduti prodotti che servono alle industrie per la produzione di determinati beni (per esempio: il petrolio per la produzione di benzina).
In questo caso, le merci scambiate sono: mais, zucchero, caffé, bestiame, gas, petrolio, ecc.
Il prezzo di scambio di una determinata merce viene determinato dal prezzo ufficiale dei mercati finanziari (cioè della Borsa Valori). Per cui, un pastificio acquista il grano per produrre la pasta a un prezzo stabilito proprio da tali mercati.
Il mercato delle azioni
Come evidenziato in precedenza, in borsa si possono scambiare anche le azioni, le quali sono un capitale di rischio. Vengono vendute e acquistate allo scopo di trarne dei profitti. Nel concreto, lo scambio riguarda il capitale fornito a un’azienda per poter funzionare e così produrre reddito.
Chi compra le azioni, investe in una determinata azienda.
Nel mercato delle azioni è anche possibile acquistare gruppi di azioni, e non soltanto una azione singola.
Per avere un’idea di massima di come vanno le azioni in generale in una determinata giornata, è possibile consultare degli indici. Ad esempio, il FTSE MIB è l’indice delle azioni delle 40 aziende italiane più importanti, cioè che valgono di più. Il valore di questo indice è determinato dalla media dei prezzi delle 40 azioni che lo costituiscono. Se il valore sale rispetto al giorno prima, significa che le azioni stanno andando bene nel complesso, a prescindere dal rendimento di una singola azione di una determinata società.
Il mercato delle obbligazioni
Le obbligazioni sono dei prodotti finanziari il cui valore è determinato dai tassi di interesse che vengono applicati ai prestiti fatti agli stati o alle società private.
Più il tasso di interesse sale, più l’obbligazione costa meno. Più il tasso di interesse scende, più l’obbligazione costa maggiormente.
In pratica, gli strumenti chiamati obbligazioni sono dei contratti che le società private e gli stati emettono allo scopo di finanziarsi.
Una società o uno stato che vuole ottenere un finanziamento, può creare un titolo obbligazionario, che è un vero e proprio contratto. Questo titolo può essere comprato da un investitore, il quale riceverà la restituzione del denaro prestato ad un certo tasso di interesse. Di conseguenza, l’investitore ci può guadagnare a seconda dell’andamento del tasso di interesse.
Le obbligazioni più importanti sono quotate sul mercato delle obbligazioni, e per i trader è possibile fare trading sui prezzi delle singole obbligazioni, ma anche sull’andamento dei tassi di interesse.
Le differenze tra azione e obbligazione
Siccome una società privata può emettere sia delle obbligazioni che delle azioni, a volte questi strumenti possono essere confusi.
Quando un trader compra un’azione, possiede un piccolissimo pezzo della società che ha emesso quell’azione. Se la società produce utili, allora anche il valore di quell’azione aumenta. Se la società va male, il valore dell’azione scende. Il trader in questo caso può cercare di ottenere dei guadagni sia possedendo quell’azione che decidendo di venderla.
Invece, comprando un’obbligazione, il trader presta dei soldi a una società e ha diritto a guadagnare un certo tasso di interesse annualmente. Per esempio, investendo 200mila euro in obbligazioni con una durata di 5 anni ad un tasso di interesse del 5%, ogni anno l’investitore riceverà 10mila euro di interessi. E alla fine dei 5 anni, gli verranno restituiti i 200mila euro in precedenza prestati.
Con le obbligazioni è anche possibile vendere i titoli acquistati prima della loro scadenza.
Se la società è solida, potrebbe rivelarsi poco conveniente rivendere l’obbligazione acquistata. Tuttavia, esiste anche il rischio che la società privata o lo stato che ha rilasciato l’obbligazione non sia più nelle condizioni di restituire il denaro prestato tramite l’obbligazione. In situazioni del genere, per l’investitore (e finanziatore) ci sarebbe una perdita economica.
C’è anche da dire che, in generale, le obbligazioni sono più sicure delle azioni. Ma anche che il guadagno che le obbligazioni consentono di ottenere è molto più basso rispetto al potenziale guadagno delle azioni.
Che cos’è la vendita allo scoperto
Investendo in borsa con il trading, in genere si guadagna acquistando a un prezzo più basso rispetto al prezzo con cui si vende. Ma come visto nei precedenti paragrafi, attraverso le obbligazioni è possibile guadagnare anche grazie ai tassi di interesse.
Inoltre, facendo trading si può guadagnare anche quando il prezzo di ciò che è stato comprato scende: infatti in borsa non c’è l’obbligo di comprare e poi rivendere, ma si può fare anche al contrario, tramite un meccanismo detto vendita allo scoperto o “short selling”.
Ecco di seguito un esempio di vendita allo scoperto:
- Tizio vuole comprare un’azione
- Caio possiede l’azione che vuole Tizio, ma non vuole venderla
- Sempronio vuole vendere a Tizio l’azione di Caio.
- Per cui, Sempronio si fa prestare l’azione da Caio e la vende a Tizio per 100 euro.
- Il giorno dopo, il prezzo delle azioni di quella stessa società scende, e Sempronio ne compra una a 50 euro da una persona che vuole venderla.
- Dopo averla comprata, Sempronio la cede a Caio.
Il risultato è il seguente: Tizio ha la sua azione, Caio ha ricevuto indietro l’azione che aveva prestato a Sempronio, e Sempronio ha ottenuto un guadagno.