I salumi fanno male? Ecco l’incredibile risposta

I salumi fanno male? I salumi di nuova generazione potrebbero non fare male. Grazie ad un notevole impegno di tutta la filiera produttiva negli ultimi anni è stata modificata la composizione ma anche la struttura dei salumi e dei prodotti insaccati italiani. Le proteine sono aumentate fino al 23%, a scapito dei grassi totali ridotti in alcuni casi sino al 34%. I grassi saturi sono diminuiti e ora costituiscono mediamente il 30%, mentre i grassi insaturi sono passati dal 30 a quasi il 70%. Anche il contenuto lipidico è stato notevolmente ridotto, fino a -34% nei salumi DOP e IGP. E’ migliorata anche la qualità di salumi e di insaccati. Nella maggior parte dei casi oggi, infatti, prevalgono i grassi cosiddetti insaturi.

Nei salumi di oggi è diminuita la quantità di sale? La tecnologa ha permesso la riduzione della quantità di sale rispetto al passato. Vengono anche ridotte le quantità di nitriti e nitrati che in alcuni salumi ed insaccati sono quasi assenti. Resta il fatto, però, che in giro e nei supermercati continuano ancora ad arrivare salumi e insaccati preparati con le metodologie del passato. salumi e insaccati molte volte venduti anche a basso prezzo e con offerte varie. La scelta resta comunque al consumatore. Il consiglio da parte nostra è sempre quello di stare attenti alle etichette alimentari e di non mangiare per nessun motivo prodotti dalle etichette poco chiare.

Quali sono le proprietà dei salumi di nuova generazione? I salumi di seconda generazione hanno diverse proprietà nutrizionali. Le proteine che contengono hanno un elevato valore biologico in quanto possiedono alcuni amminoacidi essenziali, che l’organismo non è in grado di sintetizzare. I grassi che contengono, invece, sono un nutriente essenziale per la loro funzione energetica. Anche se non possiamo vivere senza grassi occorre sempre fare attenzione alle quantità da assumere, un consumo eccessivo di lipidi è sicuramente da evitare. I nuovi salumi contengono alcune vitamine del gruppo B ed in particolare le vitamine B1, B2, B3 e B6. I sali minerali sono presenti in forma disponibile.

Per la scienza i salumi fanno male? Da anni i nutrizionisti consigliano di limitare il consumo di salumi e insaccati per il rischio di malattie. Uno studio americano riportato dal The New York Times rivaluta salumi e insaccati. Sono stati esaminati gli studi che parlavano della correlazione fra consumo di carni lavorate e rischio di sviluppare malattie cardiovascolari o tumori. Per ciascuno studio gli scienziati hanno concluso che il collegamento era minimo e che la qualità delle prove era anche molto bassa. In realtà gli scienziati non hanno detto che i collegamenti non esistono ma che sono state trovate solo piccole prove. 

Quanti salumi si possono mangiare? I dati a nostra disposizione suggeriscono molta cautela nei confronti dei salumi. Il consiglio è di attenersi alle Linee guida per una sana alimentazione. la porzione di salumi è quantificata in 50 grammi. Equivale a 3-4 fette medie di prosciutto. Per quanto concerne invece la frequenza di consumo, le Linee guida italiane non danno indicazioni precise. Consigliano però la moderazione. Nei modelli alimentari che prevedono le carni conservate, è bene sapere, che le porzioni vanno da una a tre al massimo alla settimana.  Dipende tutto anche dallo stato di salute della persona. Per questo consigliamo di rivolgersi al proprio medico di fiducia.

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