In Sicilia contagi raddoppiati in 7 giorni: è di nuovo allarme. Di chi la colpa?

In Sicilia i dati dei contagi cominciano a mettere paura. Per la seconda settimana di fila, infatti, si parla non di aumenti marginali, ma di raddoppi, con percentuali dunque superiori al 100%. Anche se i  numeri sono ancora bassi l’esperienza di primavera ha insegnato che si inizia lentamente per poi esplodere d’un tratto. Per Carmelo Iacobello, direttore dell’Uoc di Malattie Infettive dell’ospedale Cannizzaro a Catania, «mentre le persone anziane sono ancora attente al rischio sanitario ai i protocolli anti-Covid, nei più giovani è passato il messaggio ‘libera tutti’. Chi frequenta i luoghi della movida, a cominciare dalle discoteche, dove il distanziamento fisico è un’utopia, ha abbassato il livello di guardia sottovalutando il pericolo, ed ecco il risultato». Iacobello, in una intervista rilasciata al Giornale di Sicilia, aggiunge che «Il virus ha più difficoltà a sopravvivere sotto l’azione dei raggi ultravioletti. Ma se i protocolli sanitari, dall’uso della mascherina in luoghi affollati al distanziamento interpersonale un metro, fino al semplice lavaggio delle mani vengono sistematicamente ignorati, allora non c’è caldo che tenga. Bisognerebbe tornare alla percezione del rischio che c’era prima della fase 2 dell’emergenza, e alla svelta».

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