Cosa succede a chi non mangia il burro? Ecco l’incredibile risposta

Cosa succede a chi non mangia il burro? Diminuisce le possibilità di avere infarto, ictus e angina pectoris. Chi non mangia il burro, infatti, non introduce nel proprio corpo i grassi saturi e quindi aiuta il proprio sistema cardiovascolare. I grassi saturi che si trovano nel burro, infatti, sono difficili da metabolizzare e tendono ad accumularsi nel sangue. Questo tipo di grassi può causare un aumento del colesterolo totale e del colesterolo cattivo con la naturale conseguenza di una maggiore predisposizione a malattie cardiovascolari, come infarto, ictus e angina pectoris. Chi decide di non mangiare più il burro, inoltre, non si espone più alla stitichezza in quanto il burro irrita l’intestino creando situazioni di disbiosi intestinale rallentando l’intestino per via del calcio.

Quali cibi con grassi saturi si possono mangiare? I grassi saturi sono quasi assenti nella camomilla e nel caffè,  dove troviamo appena 2 milligrammi di grassi saturi ogni 100 grammi di prodotto. Altri cibi con pochi grassi saturi sono la pera (6 milligrammi), succo di pomodoro (7 milligrammi), ananas (9 milligrammi), mela cotogna e insalata (10 milligrammi), rapa e cardo (11 milligrammi), cetriolo (13 milligrammi), pompelmo e mora (14 milligrammi), fragola e arancia (15 milligrammi), anguria (16 milligrammi), prugna (17 milligrammi), pesca e lampone (19 milligrammi), cachi (20 milligrammi), mela e cavolo rosso (21 milligrammi). Per il confronto occorre sapere che nel burro troviamo quasi 52 grammi di grassi saturi.

Quali sono i cibi con grassi saturi a cui stare molto attenti? Anzitutto l’olio di cocco che contiene 86,5 grammi di grassi saturi. Proprio per questo l’organizzazione mondiale della sanità consiglia di evitarlo o consumarlo in maniera limitata. Da evitare anche l’olio di palma che di grassi saturi nel contiene 81,5 grammi. In questa speciale classifica dei cibi con la maggior quantità di grassi saturi troviamo ancora il burro cacao (59,7) e poi ancora burro (51,4), olio di karitè (46,6), lardo di maiale (45,2), strutto (36,5), grasso di anatra (33,2), grasso di pollo (29,8), noce di cocco (29,7), grasso di tacchino (29,4), crema di cioccolato (28,4).

Quali sono i benefici del burro? Il burro può essere una fonte di molecole dalle proprietà antiossidante, ma i loro livelli possono variare molto in base all’alimentazione dell’animale da cui è ottenuto il latte da cui è stato prodotto il burro. Con il burro, inoltre, si possono assumere piccole quantità di minerali utili per la salute di ossa e denti. Il burro, infine, vanta una certa quantità di vitamina A e D e contiene inoltre calcio e magnesio. Dal punto di vista nutrizionale, però, il burro è sostanzialmente una fonte di grassi. Per questo motivo è bene non consumarne, quindi, quantità eccessive.

Come utilizzare il burro? Usarlo a crudo, perché molto digeribile grazie all’elevato contenuto di acidi grassi a catena medio-corta. Non utilizzarlo per la frittura, perché si altera a temperature relativamente ridotte, intorno ai 150°C. Utilizzare il burro in rotazione con altri grassi, preferendo l’olio d’oliva. Bisogna sempre ricordare che tutti i grassi sono comunque molto ricchi di calorie e che non bisogna assolutamente abusarne. Utilizzare sempre quantità modeste di burro. Attenzione a consumare molti pasticcini burrosi, risotti e salse. Il consiglio nella dieta è di consumare una porzione adeguata di burro che si aggira intorno ad una decina di grammi.

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