No, ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, i banchi con le rotelle non sono una buona idea
L’attuale ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, è, dal 2008, insegnante delle scuole superiori, responsabile sindacale dell’Anief e nel 2019 ha superato il concorso per Dirigente scolastico. Quindi, si può supporre che conosca bene il settore della Pubblica amministrazione di cui è ministro. Eppure, sui cosiddetti ‘banchi con le rotelle’ non ha le idee molto chiare. Lo ha provato, pochi giorni fa, in diretta televisiva nelle studio di InOnda su La7. ‘È comodo, ci sta anche il vocabolario per le versioni di greco’, ha sostenuto.
Occorre precisare che questo tipo di banco già c’è in molte scuole italiane anche se spesso è senza rotelle. Quello che è certo è che la forma e le dimensioni non sono adeguati alle esigenze didattiche a cui sono chiamati gli alunni. I ragazzi dove metteranno lo zaino, i libri e tutte le altre attrezzature necessarie per l’attività didattica? È scomodo e non è funzionale.
Poi ci sono le rotelle. La ministra Lucia Azzolina sicuramente conosce la riforma della scuola di Maria Stella Gelmini, quella che nel 2009 ha introdotto le cosiddette ‘classi pollaio’. Da allora non è raro che oltre trenta ragazzi siano stipati in pochi metri quadrati. Di certo sa anche che non tutti gli alunni si comportano correttamente e di come, a volte, sia difficile far rispettare le regole più elementari di convivenza civile. I fenomeni di bullismo e non solo sono talmente gravi che si parla di introdurre l’Educazione civica. Per affrontare questo problema basterebbe inserire lo studio delle discipline giuridiche ed economiche nei Licei, negli altri Istituti è già previsto, ma finora nessun governo o ministro lo ha proposto, perché?
Gli adolescenti, come si sa, spesso sono irrequieti e, talvolta, indisciplinati o svogliati. Per i ragazzi più vivaci le misure di distanziamento, le mascherine ed i banchi con le rotelle potrebbero diventare ulteriori occasioni per fare ‘cagnara’ e per impedire alla maggior parte degli studenti di seguire la lezione. Probabilmente essi vanno bene nelle classi poco numerose e nei Licei del centro di Roma o di Milano, ma di certo non sono adatti per gli Istituti tecnici e professionali delle nostre periferie. Appena l’insegnate volgerà lo sguardo o, semplicemente, è meno rigoroso dei suoi colleghi, non sono da escludere con questo tipo di banco fenomeni da Luna park come l’autoscontro o cose simili. No, ministra Lucia Azzolina, questa non è una buona idea.
Fonte miur.gov.it