Allerta del Ministero della salute su un formaggio potenzialmente contaminato dalla salmonella. Il Ministero ha emanato una nota di richiamo con la quale mette in allerta quanti lo hanno potuto comprare. La data di scadenza o il termine ultimo di conservazione è fissato per l’11 novembre 2020. Ecco perché diventa ancora più importante stare molto attenti. Alcuni giorni fa con un’altra allerta lo stesso Ministero aveva avvisato di un altro formaggio, prodotto il provincia di Bergamo, contaminato per presenza di escherichia coli su 7 forme commercializzate
Con l’ultima sua nota il Ministero informa che il formaggio piemontese Raschera può essere contaminato dal batterio della salmonella. A produrlo è stato il Caseificio Ceirano – Villosio srl, con sede Scarnafigi (CN) in via Principe Amedeo 14. Il Ministero segnala il rischio microbiologico legato alla presenza di Salmonella spp (Salmonella Brandenburg) nel prodotto. In particolare, il formaggio coinvolto è venduto in forma intera al dettaglio ed è caratterizzato dal numero di lotto 06-06-2020, con scadenza al 9-11-2020. Se di recente lo avete acquistato evitate di consumarlo e riportatelo presso il punto vendita per ottenere un cambio o un rimborso. Il ministero «ha già provveduto ad allertare gli assessorati regionali alla sanità affinché verifichino il rispetto delle procedure previste».
Come si manifesta la salmonella? Può variare da semplici disturbi del tratto gastrointestinale (febbre, dolore addominale, nausea, vomito e diarrea) fino a forme cliniche più gravi (batteriemie o infezioni focali a carico per esempio di ossa e meningi). I sintomi della malattia possono comparire tra le 6 e le 72 ore dall’ingestione di alimenti contaminati. Si possono protrarre per 4-7 giorni. Nella maggior parte dei casi la malattia ha un decorso benigno e non richiede l’ospedalizzazione. A volte l’infezione può aggravarsi al punto tale da rendere necessario il ricovero. Le salmonellosi nell’uomo possono anche causare lo stato di portatore asintomatico.