Quali monete valgono migliaia di euro? Ecco come riconoscerle

Oggi vi parliamo di una moneta da 1 centesimo che porta stampata l’illustrazione della moneta da 2 centesimi. Questo errore di conio porta i collezionisti a chiamarla“1 centesimo mole antonelliana” oppure “1 centesimo sbagliato”. Attenzione perché  guardare questa moneta da 1 centesimo con l’immagine sbagliata, dal punto di vista del diametro, è effettivamente di una moneta da 2 centesimi. Anche per questo viene anche chiamata i “2 centesimi rari” oppure “2 centesimi sbagliati”.

Come riconoscere questa moneta? Basta vedere se fra le monete da 1 centesimo ne trovi una con il diametro più grande delle normali monete da 1 centesimo. Se così è sei di fronte all’errore di conio. Senza saperlo potresti avere fra le mani un vero e proprio tesoro dato che questa moneta da 1 centesimo con stampata la mole Antonelliana può valere anche 3.000 euro destinati a salire.

Tutto è iniziato nel 2001 quando la Zecca dello Stato ha commesso un errore. Diciannove anni fa sono state coniate alcune monete da un centesimo che sul retro riportano il simbolo di Torino, la Mole Antonelliana, che in realtà su trova sulla monetina da 2 centesimi. Sei esemplari sono stati trovati nei kit che erano stati forniti a Poste Italiane e ai vari Istituti di Credito per introdurre il nuovo euro in circolazione. La Guardia di Finanza sequestrò le monetine. Dopo 11 anni di processi, Bolaffi ha messo all’asta queste monetine con un prezzo di partenza di circa 2.500 euro.

Come riconoscere le monete che valgono migliaia di euro

Pare che le monetine sbagliate dalla Zecca non sarebbero solo le sei messe all’asta ma ve ne sarebbero tante altre. Si stima che debbano essere un centinaio i pezzi ancora in circolazione. Se a tutto questo si aggiunge che dal 1° gennaio 2018 le monete da 1 centesimo e 2 centesimi non vengono più coniati si capisce subito che queste monetine oggi possono valere molto di più che 3.000 euro. Il consiglio è il seguente: controllate tutte le monetine da 1 centesimo: se sul retro non c’è Castel Del Monte, ma la Mole Antonelliana, avete trovato il tesoro.

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