Queste 100.000 lire valgono oltre 2.000 euro. Ecco come riconoscerle

Fra il 1978 e il 1982 la zecca dello Stato ha emesso 335 milioni di banconote dal taglio di 100.000 lire. Nel recto vi si trova una delle tre grazie della “Primavera di Botticelli”. Nel verso, invece, sono state stampati alcuni elementi architettonici.

Tutte le banconote da 1000.000 lire stampate in questi quattro anni sono da ritenersi rare. Quelle la cui rarità è R4 sono state stampate negli anni 1981, 1983 e 1984. Sono gli anni nei quali di queste banconote non ne sono state stampate milioni di copie 350.000 nel 1981, 280.000 nel 1983 e 140.000 nel 1984.

Queste banconote da 100.000 lire oggi hanno un valore che si aggira intorno ai 2.000 euro se sono del tipo FDS. La quotazione di queste banconote scende a 1.500 euro ove fossero del tipo SPL. Scende ancora la quotazione intorno ai 1.000 euro ove le banconote sono del tipo BB. Se, infine, vi trovate per le mani della banconote di questi tre anni ma del tipo MB la loro quotazione varia intorno ai 500 euro.

Il valore delle banconote da 100.000 lire scende a 200 euro circa se sono quelle stampate negli anni 1978, 1980 e 1981. Se siamo di fronte a banconote del tipo Fds la quotazione si aggira intorno ai 200 euro per scendere a 80 euro e in presenza di banconote del tipo BB. Nessuna quotazione hanno le banconote da 100.000 lire di questi anni che si dovessero trovare nelle condizioni di MB.

Queste 100.000 lire valgono oltre 2.000 euro

Per una maggiore precisione le banconote da 100.000 lire che ancora oggi hanno valore sono quelle con la serie XA_A per il 1978 e che portano la firma di Baffi/Stevani, quelle con la serie XA_B per il 1983 che portano la firma di Ciampi/Stevani. Quelle con la serie XA_C per il 1984 che portano la firma Baffi/Stevani.
Ai possessori di banconote da 100.000 lire non resta che controllare perché c’è la possibilità di rendere pesante il proprio portafoglio ove si trovassero nei propri cassetti più banconote da 100.000 emesse nel 1978, nel 1983 e nel 1984.

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