Gli anni cruciali per l’Italia, dal 1867 al 1870, visti attraverso la lente affascinante delle ferrovie. Nel nuovo libro del Generale Mario Pietrangeli e dell’Ingegnere Michele Antonilli.
Intitolato “Il fischio del vapore e gli echi delle Battaglie: Strade ferrate e Risorgimento lungo la valle del Tevere”, questo lavoro offre una prospettiva unica su un periodo storico determinante.
L’opera commemora l’Anniversario della proclamazione di Roma Capitale nel 1871, avvenuta dopo la presa di Porta Pia nel 1860.
Attraverso dettagliati resoconti, gli autori mettono in luce la stretta relazione tra il treno e il Risorgimento. Un esempio è il viaggio di Garibaldi da Passo Corese a Firenze nel 1867, che si concluse con il suo arresto a Figline, sottolineando la rilevanza strategica dei trasporti ferroviari.
Il libro non solo ripercorre gli eventi chiave del periodo, ma fornisce anche un quadro esaustivo delle ferrovie italiane dell’epoca. Nel 1870, più di 6.000 km di linee ferroviarie erano in funzione, con connessioni in corso con reti estere come evidenziato dal traforo del Cenisio nel settembre 1871.
I dettagli tecnici delle reti ferroviarie dell’epoca vengono presentati in modo accessibile, con particolare attenzione alle principali società ferroviarie operanti in Italia all’epoca.
I due autori portano con sé una vasta esperienza nei rispettivi campi.
Il Generale Mario Pietrangeli, nato a Gubbio, è un Ufficiale Generale dell’Arma del Genio dell’Esercito, con una lunga carriera che include il comando di unità militari ferroviarie. Il Dott. Ing. Michele Antonilli, laureato in Ingegneria Elettrotecnica presso l’Università La Sapienza di Roma, ha una ricca esperienza accademica e professionale nel settore.
Il libro, disponibile su Amazon, offre una panoramica avvincente e informativa su un aspetto poco esplorato della storia italiana, con una copertina plastificata a colori e un prezzo di 12,0 euro per la versione cartacea.
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Giuseppe Longo
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