Quando le patate diventano tossiche? Ecco i consigli della nonna

Quando le patate diventano tossiche? In genere le patate sono considerate un cibo sicuro al 100%. Secondo l’istituto tedesco di sicurezza alimentare, però, quelle troppo verdi e piene di germogli non vanno consumate perché possono essere tossiche. Per chi vuole sapere se le patate che sta cucinando sono tossiche, oppure no, sono sempre validi i vecchi consigli della nonna. Se sulle patate si nota, per esempio, la formazione di uno strato rugoso e morbido significa che non si possono cuocere. In questo caso, infatti, contengono una quantità elevata di solanina che le trasforma in tossiche per l’organismo. La nonna consiglia sempre di guardare anche il colore delle patate. Quando diventano verdastre, infatti, bisogna prestare molta attenzione a non cucinare le parti verdi.

Le patate germogliate sono tossiche?  Le patate germogliano quando non vengono utilizzate in breve tempo. Proprio con il passare del tempo sulla buccia iniziano a crescere i germogli che hanno delle alte concentrazioni di due glicalalcaloidi velenosi: la solanina e la caconina. I germogli spuntano più rapidamente nelle patate trattate biologicamente rispetto a quelle trattate con prodotti chimici. In presenza di germogli la nonna consiglia di stare attenti alla patata. Se è salda e solida si può ancora cuocere dopo aver rimosso i germogli. Se la buccia della patata è rugosa e morbida e i germogli crescono in prossimità di queste aree bisogna buttare la patata perché potrebbe essere tossica.

Le patate cucinate e conservate diventano tossiche? A mettere paura è il fatto che molte volte le patate cucinate anneriscono. Secondo gli esperti si può essere tranquilli nel mangiare le patate avanzate perché non fanno male. Bisogna stare attenti a consumare, però, nel più breve tempo possibile le patate cucinate ch avanzano. Anzitutto vanno sempre conservate in frigo. Se dopo la cottura le patate diventano scure non ci si deve preoccupare. In genere si tratta di un fenomeno normale. Le patate cotte, infatti, si anneriscono perché si verifica una reazione chimica tra il ferro e l’acido clorogenico. Questa reazione non sempre si verifica perché dipende dalle quantità delle due sostanze.

Le patate crude sono tossiche? Le patate crude si possono mangiare perché non sono tossiche. Di fatto, però, le patate crude non vanno mai mangiate perché sono indigeste. Questo perché le patate contengono un amido che in quelle crude è in forma cristallina e come tale non può essere attaccato dai nostri enzimi digestivi. Le patate crude sono quindi indigeste. A tutto questo è da aggiungere che le patate crude contengono le lecitine che sono degli antinutrienti. In altre parole le lecitine impediscono all’organismo di assorbire gli elementi nutritivi di cui ha bisogno. Questo si risolve, infatti, con la cottura delle patate.

Le patate fritte sono tossiche? Le patate fritte non sono tossiche. Molto tossica è una sostanza che si potrebbe formare sulle patate quando raggiungono temperature elevate durante la cottura. Stiamo parlando dell’acrilamide che si può formare sulle patate cotte al forno e sulle patate fritte che vengono cotte ad alte temperature. In questo caso le patate possono diventare pericolose quando diventano croccanti e quando si anneriscono. Le patate cambiano di colore, infatti, proprio quando vi si forma sopra l’acrilamide. Per evitare la formazione di acrilamide il consiglio è di ridurre i tempi di cottura delle patate. Tutto questo per evitare che alla fine si anneriscano o si bruciacchino.

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