Allerta Conto Corrente: ecco chi pagherà di più nel 2021

Socializza gli articoli

Da ieri 1° gennaio 2021 i risparmiatori potrebbero vedere il proprio conto corrente bloccato anche per un mancato pagamento. Si tratta di una novità per la necessità di adeguarsi al Psd2 ovvero al nuovo standard di sicurezza previsto dall’Eba (Autorità Bancaria Europea). Con le nuove regole le Banche potranno sospendere automaticamente i Rid. Di conseguenza verrà sospeso il conto corrente se non si pagheranno tre mensilità per un totale massimo di 100 euro. Imprese e famiglie sono preoccupati perché non si potranno più rateizzare i vari pagamenti.

I contanti: le novità del 2021

Bisogna fare molta attenzione nella gestione del conto corrente. L’attenzione va prestata in particolare ai prelievi in contanti che di solito non hanno limiti se non quelli imposti dalla filiale. In presenza di prelievi sostanziosi, infatti, potrebbe esserci l’allerta dell’Unità d’informazione finanziaria e di conseguenza anche del Fisco. Il consiglio è di non effettuare prelievi superiori ai 10 mila euro.

Pagamenti in contanti: le sanzioni

Le nuove sanzioni riguardano le violazioni dei limiti di pagamento in contanti che sono imposti dal Governo. Dal 1° luglio 2021, infatti, non si potrà pagare in contanti oltre i 2.000 euro mentre dal 1° gennaio 2022 la soglia scenderà a 1.000 euro. Per chi non segue le regole riceverà multe da 2 mila fino a 50 mila euro per operazioni fino a 250 mila euro e da 15 mila a 250 mila euro per cifre più alte.

Il costo del conte corrente

Secondo le stime de IlSole24ore il costo del conto corrente rispetto al 2019 è cresciuto di 1,6 euro ed il rincaro riguarda soprattutto i conti online. Proprio i conti on line, infatti, nel 2020 hanno registrato un aumento di 5,90 euro. Anche le spese fisse sono aumentate di 2,1 euro arrivando fino a 57,6 euro. Sono calate invece quelle delle variabili così come i canoni delle carte di credito/debito. Perché ci sono questi rincari? Per il sempre maggiore numero di carte in possesso dei correntisti e il numero sempre più alto di operazioni a pagamento eseguite con tali strumenti anche per i limiti imposti dal Governo.

Pagamenti on line: cosa cambia con il 2021

Da gennaio 2021 per effettuare i propri pagamenti online sarà necessaria la SCA ovvero la Strong Customer Authentication. Si tratta del secondo fattore di autenticazione per autorizzare i pagamenti ed avere così una maggiore sicurezza. In altre parole l’utente, quando effettua un pagamento, dovrà verificare la propria identità, ad esempio, mediante riconoscimento biometrico.  Siamo di fronte a quella che si chiama autenticazione forte. Secondo un rapporto del CMSPI, società di consulenza indipendente e globale sui pagamenti, in Italia dopo il debutto della SCA saranno a rischio più di 13,8 miliardi di transazioni. Perché tutto questo? I tempi di elaborazione dei pagamenti potrebbero essere più lunghi fino ad arrivare a quasi due minuti secondo quanto emerge da alcuni test svolti da diversi operatori in Europa.

Cambia impostazioni privacy