Cosa succede ai malati di cuore che bevono caffè? I malati di cuore che bevono caffè vivono più a lungo. Lo rivela una ricerca dell’Istituto neurologico del mediterraneo di Porzilli in provincia di Isernia. La ricerca è stata portata avanti su 20.487 partecipanti. E’ stata pubblicata sulla rivista scientifica internazionale «The Journal of Nutrition». Il caffè riduce il rischio di morte in seguito a patologie cardiovascolari. Nell’organismo umano è presente l’NT-proBNP che è un frammento proteico che viene prodotto dalle cellule cardiache. Secondo i ricercatori nel sangue non deve esserci un alto livello di NT-proBNP perché si ha un maggiore rischio di morte in seguito a patologie cardiovascolari. Secondo i ricercatori proprio il caffè riesce ad abbassare questo frammento proteico.
Quanti caffè bere al giorno per vivere più a lungo? Secondo la ricerca italiana bevendo con moderazione fino a 3 o 4 tazzine di caffè al giorno si riduce il rischio di morte. Ecco perché secondo i ricercatori molisani il caffè deve essere inserito nella Dieta Mediterranea. A conferma di tutto questo c’è il fatto che la ricerca italiana è la prima a livello mondiale in cui gli effetti benefici del caffè sono stati valutati su una popolazione mediterranea, come quella del Molise. Tutti gli studi eseguiti negli anni passati, infatti, sono stati effettuati su delle popolazioni che consumano il caffè filtrato che è molto differente da quello espresso italiano.
Si può bere il caffè nel pomeriggio? E’ consigliato non berlo perché l’organismo impiega circa sei ore per elaborare ed eliminare circa il 50% della caffeina che si consuma con una sola tazza di caffè. La caffeina è una sostanza stimolante che può provocare nervosismo e contribuire all’insonnia. Chi ha difficoltà a dormire durante la notte dovrebbe eliminare di bere la tazzina di espresso a metà pomeriggio. Secondo le neuroscienze e la crono-farmacologia, infatti, il caffè va bevuto dalle 9:30 alle 11:30 del mattino per fare bene senza tanti problemi. Nel pomeriggio si consiglia di bere i frullati che sono bevande che uniscono alimenti dall’alto valore nutritivo.
Quali sono i benefici del caffè? I benefici accertati anche scientificamente sul caffè sono diversi. Il caffè sembra ridurre il rischio di alcuni tipi di cancro e allevia i sintomi delle malattie di Parkinson e di Alzheimer. Alcuni studi scientifici hanno dimostrato che bere regolarmente due tazzine di caffè al giorno riduce del 40% il rischio del carcinoma epatocellulare che è il più comune cancro del fegato. Il caffè sembra migliora anche l’umore. Il caffè sembra migliorare anche i riflessi umani. Insomma il caffè è un vero e proprio elisir che va consumato senza esagerazioni. Il caffè, infine, sembra anche ridurre il rischio di malattie cardiache, respiratorie, ictus e infezioni.
Come conservare il caffè? Il caffè macinato va conservato in un luogo fresco e asciutto. L’ideale è una mensola non esposta ai raggi solari. Attenzione, invece, a mettere il caffè nel frigo. Se il caffè, infatti, viene lasciato in frigo alle basse temperature e con l’umidità perde tutto il suo fantastico aroma. Tra le altre cose il caffè conservato in frigo assorbe gli odori degli altri alimenti ed assume alla fine anche un gusto piuttosto strano. Fare attenzione anche al freddo e agli sbalzi di temperatura perché il caffè soffre proprio il caldo e gli sbalzi di temperatura. Lasciare il caffè nel congelatore, infine, danneggia i grassi naturali e deprime il suo aroma.
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- Cosa succede a chi beve il caffè tutti i pomeriggi
- Cosa succede a chi conserva il caffè nel frigo
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