Il peperone di Polizzi finisce sui tavoli di Masterchef. La cucina deve essere etica, sia nel modo di cucinare che nella scelta degli ingredienti. E così nella sesta serata di MasterChef per i 15 aspiranti cuochi rimasti nella gara culinaria di SkyUno, i giudici Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo, Giorgio Locatelli hanno scelto di far trovare sotto la Mystery Box prodotti un tempo molto usati e oggi considerati di nicchia, che non meritano di finire nel dimenticatoio. Questa scelta dei giudici per sensibilizzare al tema della biodiversità in pericolo, con coltivazioni antiche a rischio abbandono.
Tra le coltivazioni a rischio che i giudici hanno scelto per Masterchef c’è anche il Peperone di Polizzi, detto ‘u pipiddu’, un peperone che cresce all’insù e va quindi legato a sostegni che ne rendono la produzione piuttosto laboriosa. La coltivazione di questo peperone richiede grande pazienza. Ogni pianta, infatti, deve essere accompagnata da un tutore poiché il peso delle bacche la costringerebbe a piegarsi. Questo peperone si semina ad aprile, segue il trapianto in pieno campo tra fine maggio e giugno. La fioritura inizia a luglio e si protrae fino a ottobre. I fiori sono bianchi e solitari portati da un peduncolo robusto rivolto verso l’alto. La raccolta è scalare e molto lunga. Inizia a luglio e va avanti fino a novembre. Questo peperone polizzano si può mangiare anche crudo. Buono nelle insalate. La tipica preparazione è il peperone alla piastra che viene condito con olio extravergine di oliva, basilico e aceto di vino.