Il Tar Sicilia conferma il provvedimento adottato dall’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, di concerto col presidente Nello Musumeci, contro i “furbetti dei vaccini” anti Coronavirus: «chi – pur non avendone diritto – ha ottenuto la prima dose nella prima fase della campagna non riceverà la seconda e dovrà ricominciare il percorso quando ne avrà diritto». Lo ha deciso il presidente della sezione di Catania del Tribunale amministrativo, Federica Cabrini, che ha bocciato il ricorso. In particolare, ai ricorrenti la prima dose era stata somministrata lo scorso 6 gennaio e chiedevano di ricevere la seconda “entro la data del 17/2/2021, assumendo (ma non fornendo alcun principio di prova) – si legge nel provvedimento del Tar – che, in mancanza, potrebbero verificarsi effetti gravemente dannosi per la loro salute, da un lato, per il mancato completamento del ciclo vaccinale e, dall’altro lato, per il rischio di essere nuovamente sottoposti ad un nuovo ciclo vaccinale composto da altre due dosi”.
Il giudice ha ritenuto “quanto al primo profilo, che non risultano evidenze scientifiche di eventuali rischi derivanti dalla mancata somministrazione della seconda dose, se non quello della possibile inefficacia del vaccino, effetto che riporterebbe i ricorrenti alla situazione quo ante a quella determinata dall’aver avuto accesso alla prima dose, pur non avendone diritto. Quanto al secondo profilo, che il danno paventato è allo stato meramente ipotetico, non essendo dato sapere se e quando i ricorrenti saranno convocati per la somministrazione del vaccino nel rispetto delle previsioni del Piano strategico e non essendosi alcuna evidenza scientifica che l’effetto della prima dose vaccinale possa perdurare nel tempo, tenuto conto anche che nelle informazioni relative all’utilizzo del farmaco (pubblicate sul sito dell’Ema), addirittura in caso di sovradosaggio, non sono state indicate reazioni avverse”. Il giudice ha respinto l’istanza indicando come interesse prioritario “quello di garantire il regolare proseguimento della campagna vaccinale nei confronti degli aventi diritto, tenuto conto del contingentamento del numero delle dosi di vaccino”.
“La decisione del Tar Catania – commenta Musumeci – conferma la nostra valutazione e il valore non solo etico della scelta adottata. Siamo impegnati nella fase più importante della emergenza, quella della vaccinazione, e non sono ammesse scorciatoie. Da domani si parte anche in Sicilia con AstraZeneca e spero che presto riusciremo ad avere più dosi di vaccino per mettere in sicurezza tutti gli anziani, le persone fragili e le categorie più esposte. Mi aspetto che tutti facciano il loro dovere e che i risultati raggiunti nella vaccinazione sulla popolazione sanitaria possano essere un modello da replicare”.