5 pericoli del latte per la glicemia: ecco i più rischiosi

Non tutti sanno che il latte potrebbe aiutare ad abbassare la glicemia. Da più parti si scrive che il consumo di latte è legato all’insorgenza dei tumori e dell’autismo. In realtà, come sostiene il sito www.fondazioneveronesi.it queste malattie sono complesse e multifattoriali. Di certo nel latte, però, si trovano delle sostanze che potrebbero trasformarsi in rischiose per la salute. Ecco quali sono: caseina, Lattoalbumina, cloro e calcio. Attenzione al Campylobacter.

Caseina. La caseina rappresenta il 78% del contenuto proteico del latte. Molti sostengono che la caseina sia dannosa per la salute. La caseina a sentire alcuni ricercatori sembra provocare la ritenzione idrica. Altri sostengono che questa proteina provochi delle problematiche gastrointestinali. Sembra impedire all’organismo di assorbire i nutrienti degli altri alimenti. In realtà la caseina viene assorbita e digerita dallo stomaco. Può causare problemi solo nei soggetti allergici al lattosio.

Lattoalbumina. E’ una proteina del latte. Può provocare delle allergie che causano dolori addominali, vomito e diarrea. L’allergia alle proteine del latte è una delle allergie alimentari più comuni. Quando una persona allergica soggetto allergico a questa proteina ne ingerisce una quantità anche piccola, il sistema immunitario la percepisce subito come nemica. Scatena una reazione per eliminare questa sostanza nociva. Una reazione violenta che può portare anche allo shock anafilattico.

Campylobacter. Il Campylobacter è uno dei batteri che si può trovare nel latte crudo. Ecco perchè bisogna bollire il latte crudo. Il Campylobacter provoca infiammazione del colon (colite), con conseguente febbre e diarrea. Le complicanze dell’infezione da Campylobacter possono includere Batteriemia (infezione del sangue), Sindrome di Guillain-Barré e artrite reattiva. La sindrome di Guillain-Barré provoca debolezza e pure paralisi. Il Campylobacter può anche provocare delle infiammazioni a carico degli occhi.

Cloro. Nel latte si trova il cloro. Un eccesso di cloro può portare a un aumento della pressione sanguigna. In chi soffre di scompenso cardiaco, un eccesso di cloro può comportare anche l’insorgenza di edema, cirrosi o complicazioni a livello renale. Molta attenzione devono prestare coloro che soffrono di diabete. Un eccesso di cloro può comportare un aumento della glicemia. Il cloro è un componente degli acidi del succo gastrico.

Calcio. Nel latte si trova il calcio. Come sostiene il sito www.diabete.net i ricercatori hanno scoprto che il calcio riduce in modo significativo la glicemia a digiuno. Migliora inoltre la sensibilità all’insulina. Un eccesso di calcio, però, può provocare stitichezza, acidità gastrica, nausea e problematiche connesse allo stomaco, come dolori addominali. Con un eccesso di calcio si hanno anche dolori alle ossa, disturbi psicologici come apatia, debolezza, sete e disidratazione.

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