5 pericoli del radicchio per la glicemia: ecco i più rischiosi

Non tutti sanno che il radicchio è un alimento adatto ai diabetici grazie alla presenza di inulina che aiuta l’organismo a regolare a gestire i livelli dello zucchero nel sangue. Il radicchio inoltre fa bene al microbiota e aiuta nel gonfiore addominale. Il radicchio, inoltre, aiuta a controllare lo stimolo della fame perché aumenta il senso di sazietà. Grazie al suo basso apporto calorico è un alimento indicato nelle diete.

Nichel. Nel radicchio non ci sono grandi quantità di Nichel. Nel radicchio si trova una fibra vegetale molto importante contenuta nelle sue foglie. E’ l’inulina che limita l’assorbimento del colesterolo e riduce il rischio di malattie cardiovascolari. Gli infusi preparati con i fiori essiccati del radicchio aiutano a depurare il fegato perchè favoriscono la secrezione della bile. Il succo di radicchio è indicato per lenire e ridurre gli arrossamenti cutanei.

Vitamina C. Nel radicchio si trovano 10 milligrammi di Vitamina C in un etto di prodotto. Il radicchio per questo contribuisce a mantenere in salute e in piena efficienza il nostro sistema immunitario. Il radicchio è pienamente di stagione in inverno proprio quando il sistema immunitario richiede spesso un aiuto in più. Sembra che il radicchio rosso abbia un azione analgesica e questa in particolare nei confronti delle vie digerenti.

Omega-3. Il radicchio contiene piccole quantità di Omega-3. Per questo il radicchio non fa male a chi soffre di glicemia. Un aumento del consumo di omega-3, infatti, può avere effetti negativi nel metabolismo del glucosio. In altre parole dosi elevate di omega-3 potrebbero peggiorare proprio il metabolismo del glucosio. Ecco perché non bisogna esagerare con l’assunzione di omega-3 in presenza di glicemia. Nessun problema quindi nel mangiare anche il radicchio.

Potassio. In 100 grammi di radicchio si trovano 180 milligrammi di potassio. Non è molta questa quantità di potassio rispetto a quella contenuta in altre verdure. Il potassio è importante perché aiuta a ridurre la pressione arteriosa. Il potassio interviene anche per regolare la frequenza cardiaca. Il potassio è un vasodilatatore. Per questo contrasta l’azione del sodio e riduce alla fine anche la pressione arteriosa. Mangiare radicchio apporta poco potassio.

Ferro. Nel radicchio si trovano appena 0,3 milligrammi di ferro ogni etto di prodotto. Come sostiene il sito www.diabete.net se il ferro viene assunto in quantità eccessive può diventare un fattore di rischio per lo sviluppo del diabete. Data la irrisoria presenza di ferro nel radicchio da questo punto di vista non provoca problemi nel tenere sotto controllo la glicemia. Le molecole di ferro, infatti, favoriscono lo sviluppo del diabete.

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