Quali acidi mangiare per far passare il mal di testa? Risponde la scienza

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Forse non tutti lo sanno ma mangiare molto pesce ricco di acidi grassi Omega-3 aiuta a fermare l’emicrania.

Lo hanno scoperto i ricercatori della North Carolina University. Lo studio è stato pubblicato sul British Medical Journal. Per gli scenziati, quindi, il dolore può essere trattato attraverso alterazioni dietetiche mirate.

I ricercatori americani hanno scoperto che i partecipanti al loro studio che mangiavano più Omega-3 avevano mal di testa meno gravi e più brevi. I ricercatori hanno scoperto che chi ha mal di testa persistente avverte meno dolore se segue una dieta ricca di acidi grassi.

In realtà alcune precedenti ricerche avevano evidenziato che gli acidi grassi Omega-3 riducono alcuni dolori, mentre gli acidi grassi Omega-6 possono peggiorarli.

Gli omega-3 si trovano in alcuni tipi di pesce soprattutto in quello “azzurro” come merluzzo, sardine, aringhe, sgombro, salmone e tonno.

Il Servizio sanitario nazionale sostiene che una dieta sana dovrebbe includere almeno due porzioni di pesce a settimana, incluso un pesce azzurro.

La ricerca americana ha coinvolto 182 persone che hanno hanno avuto emicranie tra i cinque e i 20 giorni al mese.

Sono state divise in tre gruppi e sottoposte a diete diverse. Il primo ha ricevuto un aumento degli acidi omega 3, mentre il secondo aveva un aumento degli omega 3 e una diminuzione degli acidi grassi omega-6. Il terzo gruppo era di controllo e non ha cambiato la propria dieta.

I due gruppi ad alto contenuto di omega-3 hanno visto riduzioni significative sia nella gravità del mal di testa che nella loro durata. Il gruppo che ha anche ridotto l’assunzione di omega-6 ha visto i maggiori benefici.

Per gli esperti significa che quando si vuole combattere il mal di testa una dieta mirata è efficace come i farmaci. Lo studio, quindi, dimostra che il dolore nelle persone può essere trattato attraverso alterazioni dietetiche mirate.

Gli acidi omega-3 e omega-6 svolgono un ruolo cruciale nella regolazione del dolore. Queste sostanze, quindi, aprono la porta a nuovi approcci per la gestione del dolore cronico nelle persone. Ecco perché secondo gli studiosi americani i medici dovrebbero raccomandare ai pazienti una dieta ricca di omega-3.

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