L’Italia del Basket torna ai Giochi Olimpici: con un poco di Cefalù

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Trascinati da un super Mannion (24 punti)  che da bambino è stato a Cefalù, dove suo Padre giocava. Ed è italiano, nato a  Siena nel 2001 e poi trasferitosi a Cefalù d l’anno successivo, per una stagione, proprio grazie al padre che ha scelto l’Italia dopo la carriera negli Usa, suo Paese.
Belgrado. L’Italia del basket torna ai Giochi Olimpici dopo 17 anni. I 12 Azzurri del CT Meo Sacchetti compiono la straordinaria impresa di battere la Serbia nel fortino della “Nikolic Arena” (102-95) conquistando così il pass per il torneo a Cinque Cerchi che si disputerà a Tokyo dal 25 luglio al 7 agosto.
A Tokyo 2020 (poi 2021), l’Italia giocherà nel girone con Australia, Nigeria e Germania, che ha vinto il Preolimpico di Spalato.
Il Commissario Tecnico Meo Sacchetti conquista la sua terza Olimpiade dopo le due partecipazioni da giocatore nelle edizioni di Mosca 1980 (Medaglia d’Argento) e Los Angeles 1984 (5° posto): “Ragazzi fantastici, buoni giocatori e ottimi giocatori. Con una squadra così l’allenatore diventa più bravo”.
Gli Azzurri spezzano anche l’incantesimo che li vedeva soccombere contro la Serbia ormai dal 2008 fatte salve due eccezioni (Giochi del Mediterraneo 2009 con squadre sperimentali e amichevole nel 2014). Una striscia di sconfitte interrotta proprio in casa dei serbi e nella serata della partita numero 1.500 nella storia della nostra Nazionale maschile Senior dal 1926.
Il primo tempo è bellissimo. Gli Azzurri entrano in campo senza paura, seppur sotto la pioggia di fischi della “Nikolic” Arena. Per nulla intimiditi, iniziano fin da subito a seguire il piano partita disegnato dallo staff tecnico. La Serbia rimane a guardare fino al 16-7, quando coach Kokoskov chiama il primo time out. Al rientro in campo con i pezzi pregiati (Micic e Teodosic) i serbi piazzano immediatamente un 8-0 che potrebbe spezzare le gambe all’entusiasmo Azzurro. Così non è, e anzi l’Italia continua a macinare gioco rispondendo con un 7-0 e tanta sostanza, guidata dall’imprendibile Mannion e dalle scorribande di tutti gli effettivi chiamati in causa, pronti su ogni pallone. Ad inizio secondo quarto la Serbia spinge e passa in vantaggio (31-30 al 13esimo) ma neanche stavolta l’Italia si fa intimidire. Prima dell’intervallo arrivano ben 6 triple consecutive, che mandano le squadre negli spogliatoi sul 57-45 Italia. In doppia cifra dopo venti minuti Polonara e Fontecchio (13), Mannion (11) e Tonut (10). Impossibile non citare la prova corale della difesa: encomiabile contro le bocche da fuoco dei padroni di casa.
Ancora meglio in apertura di secondo tempo: le due triple di Polonara e Melli fanno volare l’Italia, che con il gioco da tre del neo giocatore del Fener si porta fin sul +19 (68-49). Il +24 (73-49) è merito della tripla dall’angolo di Pajola e dopo l’8-0 innescato dai 6 punti del solito Andjusic ci pensa ancora Mannion da otto metri a zittire la Nikolic Arena (80-61).
Il gioco da tre punti di Dobric in apertura di ultimo quarto ci spaventa (80-66) ma la Serbia è troppo aggressiva ed esaurisce il bonus dopo 45 secondi di gioco: dalla lunetta Tonut non tradisce (83-66).
Gli Azzurri mantengono un vantaggio tra i 15 e i 20 punti grazie alle penetrazioni di Pajola e Tonut e a un paio di magie di Fontecchio (91-75 dopo 4 minuti). La tripla di Polonara segna un nuovo solco (96-79), dopo i due errori dall’arco di Teodosic, e da quel momento l’Italia non si guarda più indietro, nonostante gli ultimi disperati tentativi di Andusic e Petrusev (98-90). I liberi di Mannion valgono il +10 a 34 secondi dalla fine (100-90), può scattare in campo una festa tutta Azzurra.
Tokyo, arriviamo!
Il tabellino
Serbia-Italia 95-102 (22-28, 23-29, 18-23, 32-22)
Serbia: Petrusev 22 (6/6, 0/1), Teodosic 5 (1/2, 0/6), Bjelica* 5(1/3, 1/6), Kalinic 2 (1/1, 0/1), Milosavljevic ne, Micic 8 (1/1, 1/2), Jovic ne, Davidovac ne, Avramovic* 2(1/4, 0/1), Dobric* 17 (2/3, 2/3), Andjusic* 27 (2/2, 7/12), Marjanovic* 7 (3/5). All: Kokoskov
Italia: Spissu ne, Mannion* 24 (6/12, 1/5), Tonut* 15 (3/9, 2/6), Melli* 5 (1/3, 1/4), Fontecchio* 21 (7/12, 1/4), Tessitori 2 (1/1), Ricci 3 (1/2 da tre), Abass ne, Moraschini, Vitali M. (0/2 da tre), Polonara* 22 (1/2, 6/8), Pajola 10 (1/3, 2/3). All: Sacchetti
Tiri da due Ser 18/27, Ita 20/42; Tiri da tre Ser 11/32, Ita 14/34; Tiri liberi Ser 26/32, Ita 20/23. Rimbalzi Ser 36 (6 Kalinic), Ita 39 (12 Polonara. Assist Ser 23 (5 Kalinic e Teodosic), Ita 17 (6 Pajola).
Usciti 5 falli: Teodosic (Ser)
Arbitri: Guilherme Locatelli (Brasile), Yohan Rosso (Francia), Martins Kozlovskis (Lettonia)
Spettatori: 3.000.
I 12 Azzurri
#0 Marco Spissu (1995, 184, P, Banco di Sardegna Sassari)
#1 Niccolò Mannion (2001, 188, P/G, Golden State Warriors – NBA)
#7 Stefano Tonut (1993, 194, G, Umana Reyer Venezia)
#9 Nicolò Melli (1991, 206, A, Dallas Mavericks – NBA)
#13 Simone Fontecchio (1995, 203, A, Alba Berlino – Germania)
#16 Amedeo Tessitori (1994, 208, C, Segafredo Virtus Bologna)
#17 Giampaolo Ricci (1991, 202, A, Segafredo Virtus Bologna)
#23 Awudu Abass (1993, 198, G, Segafredo Virtus Bologna)
#24 Riccardo Moraschini (1991, 194, G, A|X Armani Exchange Milano)
#31 Michele Vitali (1991, 196, G, Brose Bamberg – Germania)
#33 Achille Polonara (1991, 205, A, TD System Baskonia Vitoria-Gasteiz – Spagna)
#54 Alessandro Pajola (1999, 194, P, Segafredo Virtus Bologna)
All: Meo Sacchetti
Assistenti: Lele Molin, Piero Bucchi, Paolo Galbiati

*Le squadre di club si riferiscono alla stagione 2020/2021

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