La stazione ferroviaria di Termini Imerese inclusa nell’elenco stilato da AEC come stazione ad alta valenza storica turistico – ambientale e archeologica

La stazione ferroviaria di Termini Imerese* (PA), e gli scali di Caltagirone (CT), Santo Stefano di Camastra (ME) e Sciacca (AG), saranno premiati per la loro alta valenza storica, turistico – ambientale e archeologica**, dall’Associazione Europea Ferrovieri (Associations Européenne des Cheminots – Sezione Italiana***) (AEC), e da Asso Utenti del Trasporto Pubblico (UTP).

Alla sopraindicata lista di premiazione, sono state, inoltre, inserite, altre affascinanti e poco conosciute stazioni, sparse nelle nostre regioni peninsulari.

Pertanto, oltre alle stazioni siciliane, vanno a includersi allo stato attuale, le seguenti regioni con i corrispettivi scali ferroviari:

ABRUZZO (Tagliacozzo)

CALABRIA (Corigliano Calabro)

CAMPANIA (Lioni, Sicignano degli Alburni)

EMILIA ROMAGNA (Castelmaggiore, Riola)

FRIULI VENEZIA GIULIA (Cividale, Gemona)

LAZIO (Antrodoco, Attigliano, Capranica-Sutri, Cittaducale, Civita Castellana, Fabrica di Roma, Fara in Sabina, Fermata Gavignano – Forano, Gallese Bassanello, Gallese in Teverina, Magliano Sabino, Montelibretti, Orte, Poggio Mirteto, Ronciglione, Stimigliano).

LIGURIA (Albisola, Albissola Marina)

LOMBARDIA (Barasso-Comerio, Besozzo, Canzo, Cassano d’Adda, Castellanza, Chiavenna, Chiuro, Gavirate, Laveno, Lecco, Luino Morbegno, Paderno – Robbiate, Palazzolo sull’Oglio, Piona, Seriate, Sesto Calende, Tirano, Varenna-Esino-Perledo)

MARCHE (Albacina, Camerino, Cerreto d’Esi, Civitanova Marche, Corridonia, Fabriano, Gagliole, Macerata, Matelica, Montecosaro, Morrovalle – Monte San Giusto, Pergola, Pollenza, San Severino Marche, Tolentino, Urbisaglia- Sforzacosta).

PIEMONTE (Airasca, Alba, Biella, Candelo, Pinerolo, Saluzzo, Suno, Trino Vercellese, Varallo Val Sesia, Vogogna)

PUGLIA (Rocchetta Sant’Antonio-Lacedonia)

TOSCANA (Arezzo, Castellina in Chianti-Monteriggioni)

UMBRIA (Deruta, Fabro, Fossato di Vico, Gualdo Tadino, Gubbio, Nocera Umbra, Orvieto, Passignano, Tuoro)

VENETO (Busa di Vigonza, Preganziol)

I sindaci dei Comuni in cui ricadono le stazioni e le fermate sopraccitate riceveranno un importante attestato di benemerenza che custodiranno nel proprio ufficio. La consegna dei premi avverrà nel 2022, e sarà cura della AEC Italia informare i primi cittadini dei comuni premiati.

*La stazione di Termini Imerese è una stazione ferroviaria posta sulle linee Palermo – Messina, Palermo – Agrigento e Palermo – Catania a servizio dell’omonima città e dei comuni del circondario. La stazione è dotata di quattro binari di circolazione atti ai servizi viaggiatori collegati da sottopasso e raggiungibili dai disabili visivi e motori grazie a rampe, ascensori e percorsi tattili. L’impianto è impresenziato e telecomando dal DCO di Palermo Centrale. Fermano a Termini Imerese tutti i treni dei servizi regionali, regionali veloci e InterCity operati da Trenitalia. La stazione costituisce, inoltre, il capolinea dei treni regionali della relazione Termini Imerese-Palermo e il punto di interscambio per i viaggiatori delle relazioni Palermo – Messina, Palermo – Agrigento, Palermo – Caltanissetta e Palermo – Catania. Gli InterCity che vi effettuano fermate sono cinque: quattro InterCity per Roma Termini (due diurni e due notturni) e un InterCity notte per Milano Centrale; inoltre la stazione è servita da treni regionali veloci (solo la domenica) provenienti dalla stazione di Cefalù e diretti a Punta Raisi (e viceversa). Le principali destinazioni sono Agrigento Centrale, Catania Centrale, Siracusa, Messina Centrale, Cefalù, Campofelice, Sant’Agata di Militello, Palermo Centrale, Roma Termini, Milano Centrale. La stazione fu attivata nel 1866, contemporaneamente all’apertura della tratta da Trabia della linea Palermo – Agrigento, prolungata verso Cerda tre anni dopo.

Stazione ferroviaria di Termini Imerese (PA) per gentile concessione di Antonino Surdi Chiappone © 2018

**La cittadina di Termini Imerese in provincia di Palermo è sita sulla costa settentrionale della Sicilia, prospiciente sul mar Tirreno ed è rinomato centro termale fin dalla remota antichità (Thermai Imeraia – le Terme di Imera). Il sito sorge, infatti, a ovest della sub colonia greca Himera, i cui resti si trovano nell’area di Buonfornello, sulla sponda sinistra del Fiume Grande (Imera settentrionale). Il sito di termini è stato frequentato fin dal Paleolitico superiore in una continuità di vita ultra millenaria ed ebbe un periodo di notevole floridezza durante la dominazione Romana (Thermae Himerenses, città Decumana e Colonia augustea). Come attestano i resti di edifici monumentali ancor oggi esistenti. Tra le vestigia romane, ricordiamo: l’Anfiteatro, la cosiddetta Curia e soprattutto l’Acquedotto Cornelio, l’imponente opera d’ingegneria idraulica, la più lunga e la più alta struttura tra quelle di tal genere esistenti in Sicilia. L’approvvigionamento idrico della Città avveniva tramite la captazione della sorgente oggi denominata di Brocato. Il tragitto doveva superare numerosi dislivelli altimetrici, quali colline e vallate e per tale motivo gli ingegneri romani realizzarono condotte sia su arcate che forzate, nonché tratti in galleria. Di tale strutture esistono ancor oggi gli imponenti resti purtroppo poco noti al grande pubblico. Nel 1338, Termini, nel contesto della guerra del Vespro, fu distrutta dagli Angioini e riedificata alla fine del Trecento. Nei secoli successivi divenne uno dei centri portuali e commerciali (cerealicolo) tra i più importanti della Sicilia; ciò avvenne, grazie alla presenza di un fiorente Caricatore del grano, dove venivano immagazzinate le derrate alimentari prima del dazio e dell’esportazione in tutto il bacino del Mediterraneo e che funzionò fino agli inizi dell’Ottocento. La lunga storia e le dominazioni, hanno lasciato senza dubbio, tracce indelebili anche negli usi e nei costumi del popolo termitano: un esempio tipico è dato dal Carnevale di Termini Imerese, considerato a buon diritto, uno dei più antichi d’Italia, ed erede diretto dell’antico Carnevale di Palermo.

Architetture religiose di Termini Imerese – Edifici sacri aperti al culto

Parrocchia Madonna della Consolazione

Parrocchia Maria SS. del Carmelo

Parrocchia S. Antonio di Padova

Parrocchia S. Carlo Borromeo

Parrocchia S. Nicola Di Bari (Maggior Chiesa)

Parrocchia SS. Salvatore

Chiesa e Convento di Santa Maria di Gesù, detta “la Gancia”

Chiesa di S. Girolamo

Chiesa di S. Giuseppe

Chiesa della Madonna della Catena

Chiesa di S. Marco

Chiesa di Santa Marina

Chiesa di S. Croce al Monte

 

***Stazioni e Fermate ad Alta Valenza Storica, Turistica, Archeologica, Ambientale. Introduzione

«La rete ferroviaria italiana, sia gestita da Ferrovie dello Stato Italiane (85%) sia da altre Concessionarie (15%), si estende per circa 20.000 km e comprende per il servizio viaggiatori impianti classificati come Stazioni o Fermate, a seconda se siano atte o meno ad incroci e precedenze nella circolazione dei treni.

Escludendo quelle che fanno capo alle città dei grandi centri urbani (in genere Province e Capoluoghi regionali) che hanno una loro implicita importanza storicamente consolidata proprio nella rete che negli anni si è andata definendo, questa indagine ha puntato ad individuare altri impianti che, meno noti ai più, presentano una o più di quelle di queste valenze: storica, turistica, archeologica, ambientale.

Lo scopo di questa pubblicazione è quindi quello di far conoscere queste peculiarità, specificando cosa da quel luogo è possibile usufruire consentendo agli interessati l’appagamento dei propri interessi culturali o ludici che siano.

La denominazione scelta poi “euroferr” e l’attestato d’onore che ci si propone di riconoscere, vogliono dare alle stesse l’importanza europea che meritano. Le due dita a “V” del logo, infine, vogliono richiamare con immediatezza queste loro potenzialità.

Ringrazio in primis il Segretario Regionale della Lombardia, gen. Mario Pietrangeli che ha lanciato la proposta dell’indagine, l’Associazione Nazionale UTP – Utenti del Trasporto Pubblico Locale per la collaborazione, nonché le altre Segreterie Regionali dell’AEC e l’Associazione Nazionale Ferrovieri del Genio per tutte le indicazioni e i suggerimenti che hanno consentito la definizione della pubblicazione, che – naturalmente – è da considerarsi aperta a perfezionamenti, modifiche e integrazioni».

Bari, agosto 2021

Vito Visconti (Presidente di AEC Italia)

Stazione ferroviaria di Termini Imerese (PA) per gentile concessione di Antonino Surdi Chiappone © 2018

Bibliografia e sitografia:

Giuseppe Patiri, Termini Imerese antica e moderna, Tipografia Marsala, Palermo, 1889.

Patiri, L’uomo dell’Età della Pietra in Termini Imerese, Palermo, Stabilimento Tipografico Lo Casto 1902.

Patiri, Il Tempio d’Imera: sua origine – sua importanza nella storia, nell’arte, nell’archeologia, Termini Imerese: Tipografia Fratelli Amore Editori, 1905.

Romualdo Giuffrida, Lo Stato e le ferrovie in Sicilia (1860-1895), Caltanissetta, Sciascia Editore, 1967.

M. Dentici Buccellato, Dall’abitato romano all’abitato medievale. Termini Imerese, in Atti del Colloquio internazionale di archeologia medievale, Palermo 1976, pp. 198-213.

Italo Briano, Storia delle ferrovie in Italia, Milano, Cavallotti, 1977.

Vincenzo Leuzzi: “I trasporti in Italia”, Italy. Parlamento. Camera dei deputati. Segretariato generale, ed. Ambiente e informatica: problemi nuovi della società contemporanea. Vol. 16. Servizio studi, legislazione e inchieste parlamentari, 1974.

A. Brugnone, Iscrizioni greche del Museo Civico di Termini Imerese, in Kokalos, XX, 1974, pp. 218-264.

L. Bivona, Nuove iscrizioni di Termini Imerese (Palermo), in Atti Palermo, XXXV, 1975-76, 2, pp. 531-558;

Oscar Belvedere, L’anfiteatro dì Termini Imerese riscoperto, in Απαρχαι. Nuove ricerche e studi sulla Magna Grecia e la Sicilia antica in onore di P.E. Arias, Pisa 1982, pp. 647-660; id., Termini Imerese. Saggi di scavo in piazza Vittorio Emanuele, in Sic A, XV, 1982, pp. 37-44; id., Osservazioni sulla topografia storica di Thermae Himerenses, in Kokalos, XXVIII-XXIX, 1982-1983, pp. 71-86.

F. Coarelli, M. Torelli, Sicilia (Guide archeologiche Laterza, 13), Roma-Bari 1984, pp. 406-409;

Enrico Barni, Profili di storia ferroviaria italiana, in Amm. Ferroviaria, 1990.

Oscar Belvedere, Termini Imerese: ricerche di topografia e di archeologia urbana, Palermo 1993.

O. Belvedere, L’acquedotto Cornelio di Termini Imerese (Università di Palermo. Istituto di archeologia. Studi e materiali, 7), Roma 1986; AA.VV., Termini Imerese. Ricerche di topografia e di archeologia urbana, Palermo 1993.

Sebastiano Tusa, Sicilia preistorica, Dario Flaccovio Editore, 1994.

Antonio Contino, Salvatore Mantia, (a cura di), Baldassarre Romano. Notizie Storiche intorno alla Città di Termini, Termini Imerese, ed. GASM 1997, pp. 110.

Sebastiano Tusa, La Sicilia nella preistoria, Sellerio, 1999

Giovanni Mannino, Termini Imerese nella preistoria, GASM, Castelbuono, 2002.

Fabrizio Nicoletti, Sebastiano Tusa, Nuove acquisizioni scientifiche sul Riparo del Castello di Termini Imerese (PA) nel quadro della preistoria siciliana tra la fine del Pleistocene e gli inizi dell’Olocene, Atti della XLI riunione scientifica, dai Ciclopi agli Ecisti. Società e territorio nella Sicilia preistorica e protostorica, San Cipirello, 16-19 novembre 2006, Firenze 2012.

Giovanni Mannino, Guida alla preistoria del palermitano, Istituto Siciliano di Studi Politici ed Economici, Palermo 2007.

Giuseppe Longo, 2010 – “Gli albori del Carnevale di Termini Imerese La “Società del Carnovale” – Sicilia Tempo anno XLVIII n.470 gennaio-febbraio, pagg. 22-23.

Michele Cerutti e Marco Bruzzo, Rotabili Storici Trenitalia, in Tutto Treno, n. 267, Duegi Editrice, ottobre 2012, p. 12.

Giuseppe Longo, 2012 – “L’antico Carnevale di Termini Imerese” Roma, ArcheoNews (Notiziario di Archeoclub d’Italia sui Beni Culturali a cura delle Sedi Archeoclub di Terra Ionica Salentina).

Michele Cerutti, Treni Storici 2014, in Tutto Treno, n. 294, Duegi Editrice, marzo 2015, p. 19.

Giuseppe Longo – “Il carnevale di Termini Imerese: erede diretto dell’antico Carnevale di Palermo”. Istituto Siciliano Studi Politici ed Economici (ISSPE) – Rassegna Siciliana di Storia e Cultura n. 43-44 dicembre 2018, pagg. 47-49.

www.aecitalia.org

www.fsitaliane.it

www.assoutenti.it

www.comuneterminiimerese.pa.it/it

www.regione.sicilia.it

www.beniculturali.it/luogo/area-archeologica-e-antiquarium-di-himera

www.poliziadistato.it

wikipedia.org/wiki/Stazione_di_Termini_Imerese

wikipedia.org/wiki/Termini_Imerese

www.diocesipa.it

wikipedia.org/wiki/Diocesi_di_Termini_Imerese

Stazione ferroviaria di Termini Imerese (PA) per gentile concessione di Antonino Surdi Chiappone © 2018

Foto di Copertina Stazione ferroviaria di Termini Imerese per gentile concessione di Antonino Surdi Chiappone © 2017

Giuseppe Longo
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