Incontriamo Giacomo Sapienza, direttore artistico del Festival del Cinema di Cefalù. Fondatore di cefalunews, giornalista pubblicista e collaboratore del Giornale di Sicilia. Numerose le collaborazioni giornalistiche con enti e associazioni. Tra tutte il Lions Club Cefalù, che ha presieduto nel 2016 / 2017.
Quando hai cominciato ad occuparti di Cinema?
Il mio primo incontro col cinema, non da spettatore, risale agli anni ottanta quando ho iniziato a collaborare ad una rubrica di Cinema su Radio Cammarata, storica emittente cefaludese. Allora mi limitavo soltanto a registrare la trasmissione, ma mi incuriosiva l’argomento, tanto che andavo a rivedere i film preferiti cercando di sapere tutto sul regista e sugli attori protagonisti, sulle musiche … Poi nel mio paese, Gratteri, arrivò un nuovo sindaco, Francesco Tornatore fratello di un giovane e talentuoso regista, Giuseppe. Così lo abbiamo conosciuto. E quando iniziarono in zona, alla stazione ferroviaria di Lascari Gratteri e a Cefalù, le riprese per un suo film, Nuovo Cinema Paradiso, ho cominciato e seguire la stampa specializzata per sapere del film … fino alla magica notte dell’Oscar … intanto leggevo di cinema. Di seguito un corso biennale di cinema con una docente di un ateneo di Roma, nota scrittrice. Poi l’incontro col Festival cefaludese. Intanto la musica da film diventava la mia passione. Determinante l’incontro a Cefalù con Michael Giacchino, premio Oscar che miportò a conoscere ancor più questo mondo. E subito col ruolo di direttore artistico.
Quali sono i compiti di un direttore artistico in un Festival del Cinema?
Sarebbe un lungo elenco, ma mi limito a raccontare quello che ho fatto in concreto. Premetto che ho dovuto visionale negli anni, assieme a giuria e direzione del festival, migliaia di film, circa 15 mila, cifra enorme. Quest’anno oltre 3000. Il direttore artistico deve inserire questi ospiti speciali in una cornice che possa valorizzarli. Per questo ho pensato in questo anno così particolare ad interviste con noti personaggi del mondo del cinema, del giornalismo e della musica. E quest’anno ho scelto personaggi di primissimo livello internazionale. Purtroppo, per i noti motivi che sappiamo, non è stato possibile organizzare eventi in presenza.
Ad esempio?
In esclusiva per l’Italia l’intervista al premio Oscar 2021 Anthony Giacchino, alla produttrice di NatGeo Alice Doyard, al pluri candidato Oscar Vittorio Sodano, a Mons, Marco Frisina, al regista di Picciridda, Paolo Licata, alla musicista Leila Shirvani, al soprano Desire Capaldo, a Federica Guida, soprano alla Scala di Milano, al nipote di Leonardo Sciascia, il giornalista Fabrizio Catalano, solo per citarni alcuni … e poi talenti locali ma di livello internazionale. Il tutto possibile grazie al direttore del Festival Mario Macaluso e a Daniela Guercio che ha curato i contati con i registi di ogni parte del mondo.
Cefalù è città del Cinema?
Si, è una città del cinema per i tanti set di film che ha ospitato e ospiterà. Anche produzioni internazionali di altissimo livello. Ma fino ad ora erano gli ospiti a farci meritare questo titolo. Grazie al Festival del Cinema di Cefalù adesso il titolo di Città del Cinema è nostro merito. Indiscutibilmente.
Se la tv del Vietnam, 80 milioni di abitanti, nel suo tg parla di Cefalù non è cosa da poco. Se da Hollywood seguono una nostra diretta o se la Tv Bulgara o Ucraina o Iraniana citano Cefalù è grazie al nostro Festival. 138 sono gli Stati di provenienza dei film che abbiamo ospitato. Dall’Afghanistan allo Zambia. Un post come un servizio in un tg hanno portato il nome di Cefalù in questi Paesi. Centinaia ad esempio i film indiani, tanti i cinesi … e nei loro siti spesso, oltre al nome, immagini di Cefalù. Un sito indiano recentemente riportava foto della Città.
Ma siete anche attenti alla storia del cinema cefaludese …
Sicuramente, abbiamo approfondito la storia di alcuni film che hanno fatto la storia del Cinema cefaludese. Se le proiezioni del film, ad esempio, a Ciascuno il suo, si limitavano a far ricordare luoghi e persone che si vedevano come comparse nel film, noi abbiamo voluto incontrare i testimoni protagonisti diretti, ormai rari, e indiretti del film.
Commovente per me i colloqui con la moglie di Petri. Le illustrai un progetto dedicato a Elio e lei mi invitò a Roma per prendere in custodia alcuni cimeli del marito che ancora conservava. Mi disse che aveva donato tutto al Museo del Cinema di Torino. Ma non potevamo prenderci tale incarico … Lei però gradì tantissimo l’interesse nostro per i film del suo Elio. Poi i contatti con illustri studiosi universitari, la scoperta di lettere e cartoline dei protagonisti. Quest’anno poi l’incontro con il Nipote di Sciascia, Fabrizio Catalano, autore di un libro sui film tratti dai racconti del Nonno. Questo solo un esempio sul nostro lavoro di ricerca cinematografica. E questa ricerca anche per altri film. Proprio oggi ricordiamo Jean Paul Belmondo, con la nonna Rosa di origine cefaludese. Dedicheremo un premio alla memoria del grande attore francese e in parte cefaludese.
E poi i contatti con altri festival, colleghi giornalisti e direttori di festival per scambi di opinioni e consigli. Ed è motivo di orgoglio vedere che ora altri chiedono anche a noi dei consigli.
Possiamo dire che il Festival del Cinema di Cefalù, grazie al vostro lavoro incessante, può contare su veri esperti di cinema?
Non siamo noi a dirlo.
Ma il lavoro svolto oggi dal team del Festival, Daniela, Mario e Giacomo, nell’ambito del Cinema, non ha precedenti in Città. Probabilmente altri in Città si occupano di cinema ma in concreto nessuno studio, pubblicazione o attività ci risulta dalle rassegne stampa, se non rarissimi articoli che elencano film del passato. Anche la produzione cinematografica in Città sembra ferma ormai da anni. Situazione certo aggravata dai tempi. Per trovare qualcosa bisogna tornare indietro di anni. Ed erano anche cose belle.
La cosa più bella fin ora di questa esperienza?
Aver dato il via ad una nuova era per la Città, quella di Cefalù Città del Cinema che promuove il cinema. Abbiamo invertito la tendenza: Cefalù città del Cinema perchè scelta da registi di tutto il Mondo. Il cinema faceva conoscere la città, ora la Città fa conoscere il cinema.
Nasceranno certamente iniziative simili, conoscendo l’ambiente, e quando avverrà sarà davvero motivo di soddisfazione. Purtroppo tanti pensano conoscere il cinema perchè hanno una ricca filmoteca o il sabato sera vanno al cinema … ma si sono mai chiesti, ad esempio, se a Sciascia è piaciuto il film A ciascuno il suo? Come i cefaludesi hanno reagito alla censura del film? Noi abbiamo dato una svolta, abbiamo cercato di ispirare alla ricerca … e sono certo che tanti ora saranno sui motori di ricerca per rispondere a questi quesiti. Questo il mio compito di direttore artistico.