Le melanzane contengono vitamina C, vitamina K, vitamina B6, tiamina, niacina, magnesio, fosforo, rame, fibra, acido folico, potassio e manganese. Il loro consumo abbassa nell’organismo il tasso di colesterolo.
A cosa fanno male le melanzane?
Le melanzane, un po’ come tutti i prodotti che appartengono alle Solanaceae, contengono una sostanza detta solanina. Viene prodotta naturalmente come difesa anti-fitofaga. Questa sostanza in quantità consistenti è fortemente tossica per l’organismo umano. La solanita delle melanzane, secondo alcuni siti internet, aumenta l’infiammazione e peggiora alcune malattie come l’artrite. In realtà non ci sono prove concrete che la piccola quantità di solanina nelle melanzane peggiori i sintomi dell’artrite. Chi nota però divampare il dolore articolare è bene eviti di mangiare le melanzane.
Cosa succede se mangi troppe melanzane?
Possiede i minerali che aiutano a combattere alcuni disturbi come l’emicrania cronica, la spossatezza, la perdita di memoria. Attenzione a mangiarne troppe perché possono causare alcune reazioni allergiche molto gravi. I sintomi sono precisi: gonfiore della gola, nausea, prurito ed eruzioni cutanee. Essendo una buona fonte di folati, potassio e fibre si può andare incontro ad alcuni effetti collaterali. Una melanzana intera soddisfa il 29% del fabbisogno giornaliero di potassio.Si potrebbe finire coll’avere più potassio del necessario e soffrire di nausea e vomito. Le melanzane soddisfano il 56% del fabbisogno di fibre. Un loro eccesso può causare stitichezza, difficoltà nell’assorbimento dei nutrienti e diarrea.
Quali sono i benefici delle melanzane?
Le melanzane, come molte altre verdure, sono buone fonti di fibra alimentar. La fibra può essere essenziale per la salute gastrointestinale, così come per i movimenti intestinali regolari. Aumenta la massa delle feci in modo che passino più facilmente attraverso il tratto digestivo. Stimola anche il movimento peristaltico, la contrazione dei muscoli lisci che aiutano il cibo a fuoriuscire dal corpo. La fibra può anche stimolare la secrezione dei succhi gastrici che facilitano l’assorbimento dei nutrienti e la trasformazione degli alimenti. La fibra è stata anche collegata alla riduzione delle malattie cardiache. Elimina parte del colesterolo cattivo LDL che può ostruire arterie e vene, causando aterosclerosi, infarti e ictus.
Quando non mangiare melanzane?
Quando inizia a puzzare di marcio. Attenzione quando vanno in decomposizione. Quando inizia a dorarsi all’interno, la melanzana è ancora commestibile, soprattutto se viene arrostita. Cominciano ad ossidarsi molto velocemente quando vengono lasciate tagliate nel piatto. Ecco quando non vanno mangiate le melanzane:
- Iniziano a diventare morbide
- Non sono più lucide.
- La buccia sembra raggrinzita.
- La polpa al taglio va diventando marrone.
- I semi sono viscidi.
- Ci sono punti di marciume sul frutto.
- Ha iniziato a puzzare di marcio.