A Re Ruggero si deve la costruzione della Cattedrale di Cefalù. Aveva appena 36 anni quando ne comincia l’edificazione. Ed era morto da circa 12 anni quando il Papa approva la nuova Diocesi cefaludese e conferma fra Bosone quale suo primo vescovo. All’interno della Basilica erano stati posti due sarcofagi. Uno di questi sarebbe dovuto servire per la sepoltura del Re. Oggi questi due sarcofagi si dovrebbero trovare all’interno della Cattedrale di Palermo dove sarebbero stati spostati nel 1251 ad opera di Federico II. Il condizionale è d’obbligo se si tiene conto che qualche studioso sostiene che uno di questi si trova a Barcellona. Conterrebbe le spoglie di re Pietro I d’Aragona. La tradizione vuole che in uno dei due sarcofagi che si trovano nella Cattedrale di Palermo sia sepolto re Ruggero. C’è stata anche una ricognizione all’interno di questo sarcofago effettuata nel 1781 durante il restauro della Cattedrale palermitana. All’interno è stata trovata solo cenere insieme a lunghi stracci di velo giallo. Difficile avere conferme che fosse il corpo di Ruggero. I resti che dovrebbero essere di Ruggero II si trovavano, infatti, all’interno di un’arca che dal 1713 al 1816 è rimasta senza una delle sue quattro lastre di cui si componeva. Al suo posto era stata collocata una misera tavola di legno. A nutrire forti dubbi che all’interno di questa Arca ci sia il corpo di re Ruggero è il prof. Mario Macaluso, direttore di cefalunews, e conoscitore della storia di Cefalù. Lo abbiamo intervistato.
Perchè secondo lei re Ruggero potrebbe non trovarsi a Palermo?
Ufficialmente ci dicono che si trova in uno dei sarcofagi che si trovano all’interno della Cattedrale di Palermo. In realtà alcune piste storiche orientano a pensare diversamente. Nella vicenda legata alla sepoltuta di Ruggero ci sono almeno tre punti oscuri. Il primo riguarda proprio il trasferimento dei due sarcofagi da Cefalù a Palermo effettuato nel 1215 quando Ruggero era già morto da 61 anni. Alcuni storici sostengono che questo trasferimento si deve al fatto che Federico II volesse riposare in eterno accanto al corpo di Ruggero. Ma se il corpo di Ruggero era a Palermo, come si suole dire, che motivo aveva Federico, quando aveva appena 21 anni, di portare a Palermo dei sarcofagi vuoti? E se questi sarcofagi erano vuoti perchè Federico II deve escogitare di allontanare l’allora vescovo di Cefalù dalla propria sede prima di portarsi queste due tombe?
Qual è il secondo punto oscuro di questa vicenda?
Circa quarant’anni prima che Federico portasse i sarcofagi a Palermo i canonici di sant’Agostino, che allora si occupavano della cattedrale di Cefalù, hanno scritto a re Guglielmo II per chiedere il corpo del nonno Ruggero da seppellire all’interno del sarcofago che lui stesso aveva destinato per il suo riposo eterno. Questa lettera è stata scritta all’indomani del riconoscimento del prima vescovo di Cefalù da parte del Papa (1166). La lettera è stata scritta un ventennio prima che nascesse Federico II. In questa lettera i monaci, con in testa il vescovo Bosone, dicono che ove il corpo di Ruggero non sarebbe arrivato a Cefalù avrebbero lasciato la città e la Chiesa. I monaci subito dopo questa lettera, però, non solo non lasciano Cefalù ma nemmeno tornano a scrivere altre lettere per chiedere il corpo di Ruggero. Addirittura fino al 1194 quale vescovo di Cefalù è proprio un monaco dei canonici regolari di sant’Agostino che proprio Ruggero aveva fatto arrivare da Bagnara Calabra. Ora, se i monaci non vanno via come avevano annunciato nella lettera e se dopo Bosone, primo vescovo di Cefalù, troviamo altri tre vescovi tutti appartenenti a questi monaci qualcosa deve potere significare.
Secondo lei tutto questo cosa potrebbe significare?
Che il corpo di Ruggero, dopo la lettera dei monaci a Guglielmo II, è arrivato a Cefalù. Ecco perchè i monaci non ne chiedono più il corpo ed ecco perchè non lasciano la città e la Cattedrale come avevano annunciato ove non fosse arrivato.
Lei ci annunciava anche un terzo punto poco chiaro di questa vicenda. Quale sarebbe?
Sappiamo dalla storia che Federico II ha avuto dei problemi con alcuni vescovi di Cefalù. In particolare con il vescovo Arduino che guida la diocesi per oltre un ventennio fra il 1217 e il 1238. Arduino apparteneva all’ordine dei Frati Minori ed era stato eletto vescovo due anni dopo il trasferimento dei sarcofagi a Palermo. Ricevette la conferma del Papa solo dopo sei anni. Gli storici dicono che Arduino ha sofferto la persecuzione di Federico II in quanto era accusato di dilapidare i beni della chiesa. Arduino però secondo alcune storiografie ha retto bene la diocesi. Ci si chiede allora perché Federico II perseguita il vescovo Arduino.
Di cosa è stato accusato Arduino?
Tre erano i più gravi atti di accusa dell’Imperatore nei suoi confronti. Lo sperpero dei beni della chiesa, la mancata manutenzione della Cattedrale e la condotta poco decente. Il Vescovo chiede l’intervento del Papa. Nel 1224 si apre un vero e proprio processo a suo carico. A presiedere il tribunale arriva l’arcivescovo di Cosenza in qualità di legato apostolico. Arduino si difende. Il processo si chiude con un vero e proprio compromesso. Il vescovo viene reintegrato. L’Imperatore diventa il custode del castello di Cefalù che si trovava sulla Rocca. Perché Federico II vuole mettere piede fra le mura del Castello? Cosa cerca al suo interno? Alcuni storici sostengono che questo Castello è un luogo strategico per il controllo del territorio. La cosa non convince molto perché erano altri i castelli strategici del territorio in quegli anni. Ecco che qualche studioso, invece, avanza la tesi che Federico II cercasse fra le mura la sepoltura di re Ruggero. Sembra infatti che quando Federico II porta via i sarcofagi con il corpo di Ruggero i canonici riescono a togliere dal sarcofago il corpo di Ruggero per nasconderlo. Lo hanno nascosto sul Castello della Rocca e per questo Arduino ne chiede la custodia? Difficile rispondere.
Una tesi davvero interessante anche per la storia di Cefalù..…
Quando Federico II si accorge che nel sarcofago non c’era Ruggero cerca di ottenerne il corpo del defunto con tutte le sue forze. Se la prende con Arduino che non cede. L’Imperatore perseguita il vescovo Arduino che è costretto ad andare in esilio. Stessa sorte toccherà al successore di Arduino, Jocelmo, un campano nominato da Papa Gregorio IX nel 1240. Guidò la diocesi di Cefalù per circa otto anni subendo anche lui le persecuzioni dell’Imperatore.
E dove si trova il corpo di Ruggero?
Con molta probabilità non è a Palermo come si crede. Difficile oggi risalire alla tomba di Ruggero. I monaci avrebbero preferito non rivelare mai la sepoltura di Ruggero, dopo il trafugamento dei sarcofagi da parte di Federico II, proprio per evitare che qualcuno potesse portarlo via da Cefalù. Secondo me il corpo di Ruggero è rimasto per sempre a Cefalù.