Massimiliano Allegri infila la vittoria numero 250 da allenatore in A, collocandosi dietro al solo Ancelotti (275) nell’era dei tre punti a vittoria. Ieri sera contro il Genoa c’è stata poca partita, con il grifone che ancora deve trovare il primo gol nella gestione Shevchenko. Sblocca il match Cuadrado con un gol direttamente dalla bandierina del calcio d’angolo al 9′. Il colombiano, a differenza della rete simile realizzata ieri da Calhanoglu, infila la palla sul secondo palo con una straordinaria parabola a giro. I bianconeri hanno poi cercato per tutta la partita il raddoppio, con 27 tiri in totale, di cui 12 nello specchio che hanno portato Sirigu ad essere il migliore dei suoi. L’estremo genoano è capitolato una seconda volta solo all’82’, quando nulla ha potuto sul diagonale di Dybala. In classifica la squadra di Allegri raggiunge la Fiorentina al quinto posto scavalcando la Roma. Resta tesa invece la situazione in casa Genoa, che si presenterà al derby in una difficile posizione di classifica (al momento terzultima con un punto di vantaggio sul Cagliari, in campo domani contro il Torino).
Il Milan chiama e l’Inter risponde superando la Roma in trasferta. I nerazzurri vanno a segno lontano da San Siro per la diciottesima volta consecutiva (eguagliato il proprio record, stabilito tra il 1950 e il 1951). Trascinata da un super Calhanoglu la formazione di Inzaghi ha chiuso la partita nel primo tempo. Al quarto d’ora il centrocampista turco va a segno direttamente da calcio d’angoli, con Zaniolo e Cristante che non intervengono ingannando Rui Patricio. Passano meno di dieci minuti e ancora il numero 10 nerazzurro serve a Dzeko la palla del 2 – 0, col centravanti che punisce la sua ex squadra da centro area. Sul finire di tempo la Roma potrebbe pareggiare, ma regala a Dumfries qualche minuto di gloria. Il difensore infatti prima salva su Vina, poi va dall’altra parte per insaccare di testa il 3 – 0. Nella ripresa l’Inter abbassa i ritmi e la formazione di Mourinho non riesce a reagire, con la sola nota negativa per i nerazzurri dell’infortunio di Correa.
Partita dalle mille emozioni a Napoli, dove l’Atalanta si impone 3 – 2 rivoluzionando la vetta della classifica. Dopo le vittorie di oggi delle milanesi lo stop imposto dai bergamaschi alla squadra di Spalletti compatta ulteriormente il vertice, con le prime quattro squadre raccolte in 4 punti, dai 38 del Milan ai 34 dell’Atalanta.
La formazione di Gasperini si conferma squadra da trasferta, con un incredibile marcia di 7 successi su 8 gare lontano da Bergamo, senza aver mai perso e col record della propria storia di cinque vittorie consecutive (eguagliato, ma migliorabile, il precedente di luglio 2020).
Oggi la partita, disputata su ritmi altissimi per tutti i 94 minuti, ha visto l’alternanza delle due squadre nel risultato. Prima vanno in vantaggio gli ospiti con un preciso sinistro sotto la traversa di Malinovskyi al 7′, poi il Napoli la ribalta a cavallo dei due tempi, col pareggio di Zielinski (doppia conclusione in mischia) prima dell’intervallo e il raddoppio di Mertens (fuga in solitaria da centrocampo) subito dopo. Nella seconda parte della ripresa controsorpasso Atalanta: al 66′ Demiral infila Ospina con un violento tiro in diagonale, al 71′ Freuler piazza a fil di palo il pallone da tre punti.
IMPRESA DELL’HELLAS AL PENZO
Incredibile gara a Venezia, dove i padroni di casa si portano sul 3 – 0 dando la sensazione che la partita sia già archiviata alla mezz’ora del primo tempo. Nella ripresa, invece, trascinati da Simeone e grazie anche alla vitalità di Lasagna, gli uomini di Tudor si scatenano, fino al 3 – 4 finale. L’ultima volta di una rimonta in Serie A TIM con queste dimensioni avvenne 10 anni fa, col Miilan a recuperare tre gol di svantaggio al Lecce. Protagonista della rimonta al Penzo Giovanni Simeone, arrivato a 11 centri stagionali. Il centravanti dell’Hellas è il miglior marcatore da ottobre ad oggi considerando i cinque maggiori campionati europei e il secondo straniero, nella storia del campionato italiano, ad andare in doppia cifra con 4 squadre diverse (Genoa, Fiorentina, Cagliari ed Hellas, prima di lui ci era riuscito solo Crespo con Parma, Lazio, Milan e Inter).
La sequenza dei gol vede i lagunari prendere il largo con Ceccaroni, Crnigoj ed Henry, poi i gialloblù recuperano con l’autorete dello stesso Henry, il rigore di Caprari e la doppietta di Simeone.