Il limone è in grado di tenere sotto controllo gli improvvisi picchi glicemici e la glicemia alta. Tutto questo grazie alle proprietà alcalinizzanti che hanno il potere di far scendere sotto una determinata soglia l’indice glicemico di alcuni alimenti.
Chi la glicemia alta può mangiare arance?
I diabetici non possono mangiare molta frutta perché contiene gli zuccheri. Le arance contengono meno carboidrati e zuccheri rispetto ad altri tipi di frutta. Ecco perché possiedono un moderato indice glicemico. Esse sono ricche di flavonoidi che sono dei composti vegetali idrosolubili che hanno molte proprietà preziose per contrastare il diabete. I flavonoidi migliorano la tolleranza e l’assorbimento del glucosio. Riducono anche la resistenza dell’organismo all’insulina.
Come deve mangiare il limone un diabetico?
Si possono aggiungere 2 cucchiai di succo di limone ai piatti. In questo modo si può ridurre sensibilmente l’indice glicemico del pasto. Questo agrume ne possiede uno basso per cui è adatto per il diabetico. Le fibre contenute dal limone aiutano a migliorare i rischi dei diabetici. Le fibre del limone si conservano solo se il frutto viene consumato intero. Estratti o centrifughe presentano non svolgono lo stesso ruolo proprio perché sono molto poveri di fibre. Bere acqua e limone potrebbe non avere un impatto diretto sui livelli di zucchero nel sangue per fare scendere la glicemia.
Quali verdure abbassano la glicemia?
Il cavolfiore contiene molta vitamina C e sali minerali. Per questo è indicato per le persone che soffrono di diabete perché aiuta a tenere il glucosio sotto controllo. Inoltre grazie alla presenza di vitamina K è anche utile per combattere l’ipertensione. Per abbassare la glicemia il cavolfiore va mangiato crudo. In questi modo assume un buon contenuto di fibra (2,4 grammi ogni 100 grammi di ortaggio) utile proprio ad abbassare gli zuccheri. Nello stesso tempo assume potassio, fosforo, calcio e magnesio. Chi mangia il cavolfiore crudo assume anche la ricchezza delle vitamine A e C, ma anche carotenoidi e flavonoidi.
Come capire se si è allergici al limone?
L’allergia al limone può scatenare diversi malanni. Rispetto ad altri agrumi quella verso questo agrume è molto frequente. Per questo si può scatenare un’allergia alimentare o da contatto. I colpevoli non sono però gli acidi citrico e ascorbico. Ad essere potenzialmente allergeniche sono le proteine LTP (Lipid Transfer Protein), tipiche della frutta. Ecco cosa può provocare il limone:
- Formicolio e prurito alle labbra e alla lingua.
- Arrossamento delle labbra e delle gengive.
- Arrossamento della pelle.
- Gonfiore.
- Vesciche.
- Nausea.
- Crampi e dolori addominali.
- Vomito.
- Diarrea.