Edificio ex Enel ed ex Municipio di via Amendola: importanti novità

Approvato  dello studio di fattibilità tecnico economica della rifunzionalizzazione dell’Edificio Ex Enel in Piazza Cristoforo Colombo. Importo complessivo dei lavori previsto in circa un milione  e mezzo di Euro, 1.497.825,13 €. Nella relazione redatta dall’Arch. Erminio Gattuso si legge: “Il progetto è frutto delle indicazioni ricevute dalla committenza per l’attuazione di un programma finalizzato alla messa in sicurezza, rifunzionalizzazione adeguata all’uso futuro, riconfigurazione formale e figurativa dell’immobile e del contesto di pertinenza, considerato che insiste in un’area strategica, a pochi metri dal teatro comunale e dall’asse della passeggiata del lungomare Giuseppe Giardina, l’obiettivo è di recuperare e riusare ma anche di riqualifica una porzione anche se piccola di tessuto urbano. Di fatto le modalità progettuali perseguono il duplice intento di far rileggere unitariamente l’organismo architettonico e dare corpo alle funzioni a cui è stato destinato.
Per la ristrutturazione integrale dell’immobile sono previste le fasi esecutive di seguito sommariamente descritte:
1) Si prevede la demolizione dei corpi bassi per dare ordine formale all’edificio ma soprattutto per liberare da superfetazioni l’area di pertinenza che confina con la cortina a “terra” del centro storico.
2) La nuova distribuzione funzionale degli ambienti, del sistema degli accessi e dei collegamenti verticali con realizzazione di un nuovo corpo scala dotato di ascensore per facilitare impiegati e utenti che debbono affluire al secondo piano, ai sensi e per gli effetti del D.P.R. n.384 del 27 Aprile 1978.
Il progetto prevede la piena accessibilità da parte dei disabili motori:
• il blocco servizi è stato progettato nelle dimensioni utili all’utilizzo da parte dei disabili;
• l’accesso al piano superiore avviene con ascensore;
• tutti i vani di passaggio e di sbarco sono stati progettati a norma.
L’opera realizzata comporterà importanti benefici collettivi in quanto l’intera comunità cefaludese potrà fruire di una struttura interamente dedicata a promuovere e attuare le politiche socio assistenziali con eventuali risvolti occupazionali per le possibili future implementazioni del personale in organico. (foto dalla relazione tecnica).
Approvato anche il progetto DI FATTIBILITA’ TECNICA ED ECONOMICA PER IL “RESTAURO E RIFUNZIONALIZZAZIONE DELL’EDIFICIO DI PROPRIETA’ COMUNALE DENOMINATO “VECCHIO MUNICIPIO” (ora uffici regionale turismo, angolo via amendola). Costo totale previsto per  il restauro  3.502.108,23 €. redattore del progetto, Architetto Ermino Gattuso. Descrizione dell’immobile:
La storia dell’edificio ha pochissime e modeste fonti. I principali studi sulle Architetture del Centro Storico di Cefalù non si sono soffermati sul nostro edificio, tranne per qualche cenno in relazione alle vicende del vicino Osterio Magno. Gli unici documenti riscontrabili sono le due lapidi poste sul prospetto di Corso Ruggero. Le due lapidi sono testimonianza dell’uso dell’edificio nel secolo XIX: Casa del Popolo o Municipio quando Garibaldi nel 1862 parla ai Cefaludesi; Carcere (probabilmente i piani terra) nel 1856 ai tempi dei moti rivoluzionari e ancora Municipio fino al 1906, data della collocazione della seconda lapide. Come ancora oggi testimonia la scritta sul portone d’ingresso di Via Giovanni Amendola l’edificio è stato Municipio della Città prima del suo trasferimento, all’inizio del XX secolo.

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