Dopo 40 anni di lavoro in edilizia, un edile palermitano alla veneranda età di 67 anni, riesce a raggiungere la tanto agognata pensione. Ed è una rarità nel panorama dell’edilizia.
Vincenzo Granata, operaio edile del cantiere dell’anello ferroviario di Palermo, dove ha lavorato in questi ultimi 8 anni, è stato festeggiato oggi nei locali dell’azienda, in piazza della Pace, alla presenza dei suoi familiari, nel giorno del suo sessantasettesimo compleanno.
“E’ un caso unico. Per chi ha lavorato nei cantieri edili privati, raggiungere una contribuzione di 40 anni è davvero un miraggio, vista la condizione di precarietà del settore e la discontinuità del lavoro – dichiara il segretario Fillea Cgil Palermo Piero Ceraulo – L’auspicio sarebbe stato per Vincenzo Granata raggiungere questo obiettivo almeno 5 anni fa, con l’Ape sociale, ma 5 anni fa il lavoro edile non era stato definito ancora lavoro gravoso. Questo gli avrebbe potuto consentire di andare in pensione anticipata a 63 anni e 36 di contributi. Ape sociale sulla quale ad oggi c’è ancora incertezza per il riconoscimento del diritto all’accesso alla pensione, perché l’Inps non ha emanato la circolare specifica. La modalità dell’uscita anticipata per i lavori gravosi, in un settore al primo posto per gli infortuni mortali, con tanti operai ultrasessantenni tra le vittime, è da tempo al centro delle nostre richieste”.
Iscritto da 35 anni alla Cgil, Vincenzo Granata ha ricevuto una targa per la sua “lunga militanza nel sindacato e l’impegno in difesa dei diritti lavoratori”. “Granata è stato una risorsa preziosa e per questo abbiamo voluto oggi festeggiarlo in cantiere, anche alla presenza dell’azienda – aggiunge Ceraulo – Si è battuto sempre dalla parte dei più deboli, un grande lavoratore, esempio di impegno e competenza. Sarebbe opportuno intensificare il turn over nel settore delle costruzioni, per consentire ai giovani di imparare uno dei lavoro più antichi, acquisire le giuste competenze e approdare nel mondo del lavoro”.