Dopo l’ultimo finanziamento deliberato dalla giunta regionale lo scorso sabato, il Genio Civile di Siracusa ha avviato oggi la procedura negoziata per l’affidamento dei lavori di demolizione del viadotto Targia a Siracusa. A renderlo noto l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone. Per abbattere l’infrastruttura, situata lungo la direttrice Siracusa-Priolo e in abbandono da quasi un decennio, il governo Musumeci ha stanziato nel complesso 1,3 milioni di euro.
«Entro il mese di marzo – dichiara Falcone – avvieremo il cantiere che libererà l’area di Targia, affacciata su uno splendido tratto della costa aretusea, da un vero scempio architettonico. Abbiamo previsto la demolizione del viadotto pericolante e il recupero ambientale della zona, strategica anche la presenza di beni di valore archeologico. Nel progetto, d’intesa con la Soprintendenza e il Parco archeologico di Siracusa, abbiamo infatti inserito la salvaguardia dei ritrovamenti ponendo le basi per la futura potenziale fruibilità».
«Nel corso del sopralluogo al Targia – aggiunge l’assessore alle Infrastrutture – avevamo assunto tre impegni che oggi vengono mantenuti: la demolizione del viadotto, la riqualificazione della Marina di Ortigia – già in pieno svolgimento – e la messa in sicurezza del Porto rifugio di Santa Panagia, di cui la progettazione è quasi definita. La Regione, dopo lunghi anni di assenza, è finalmente protagonista del risanamento urbano e infrastrutturale di Siracusa» conclude.