Sarà pubblicato domani il bando per la stesura e l’aggiornamento dei piani di tutela e gestione delle aree Natura 2000 e di quello Faunistico-venatorio. Le risorse finanziarie ammontano a un milione di euro. I beneficiari sono il dipartimento Sviluppo rurale e gli enti gestori di aree protette e dei siti Natura 2000. Il termine di presentazione della proposta progettuale è fissato nella giornata del 15 aprile prossimo.
«La tutela ambientale e il mantenimento della biodiversità devono tener conto delle esigenze economiche, sociali, culturali e regionali e dei vincoli a cui sono sottoposti i territori in funzione delle zone individuate nei piani di conservazione e sviluppo» dichiara l’assessore regionale all’Agricoltura, allo Sviluppo rurale e alla Pesca mediterranea, Toni Scilla.
«La stesura e l’aggiornamento dei piani – prosegue l’assessore – risultano imprescindibili anche in considerazione dei danni provocati dalla fauna selvatica alla biodiversità naturale e alle colture agricole in aree protette, che già sopportano una situazione di disagio e penalizzazione».
La competenza del dipartimento Sviluppo rurale della Regione Siciliana, sia in materia faunistico-venatoria, che di gestione di 32 riserve naturali di elevatissimo pregio ambientale (Zingaro, Vendicari, etc.), consentirà di realizzare uno strumento gestionale all’avanguardia e si integrerà con quella degli enti gestori di aree protette e dei siti Natura 2000 (es. Parco Nebrodi, Madonie, etc.).
«La stesura del piano Faunistico-venatorio, strumento di pianificazione e gestione razionale della fauna selvatica o rinselvatichita a tutela del territorio agro-silvo-pastorale, come previsto dalla Legge 11 febbraio 1992, n. 157, contribuirà a mantenere la continuità ecologica tra tutte le aree Natura 2000 grazie ad un approccio sistemico su scala regionale che deve guardare all’intero territorio e non solo a parti di esso» conclude l’assessore Scilla.
La Rete Natura 2000 in Sicilia si compone di 245 siti, di cui 213 SIC-ZSC (Siti di Importanza Comunitaria-Zone Speciali di Conservazione), 16 ZPS (Zone di Protezione Speciale) e 16 siti di tipo C (SIC-ZSC/ZPS) con diversi soggetti che gestiscono le aree.