Cosa mangiare per abbassare la glicemia: clementine, finocchio, radicchio, riso, sgombro? Incredibile

Clementine, finocchio, radicchio, riso o sgombro? Come mangiare per tenere sotto controllo la glicemia? In questo articolo vi sveliamo cosa è meglio portare a tavola quando si hanno problemi con le patologie diabetiche.

Chi ha il diabete può mangiare le clementine?

Gli esperti consigliano di non prendere le clementine perché apportano il 9% di zuccheri. Bisogna prestare molta attenzione alla quantità di questa frutta che si mangia. In genere non bisogna mangiarne più di due al giorno. I flavonoidi contenuti nelle clementine svolgono diverse attività biologiche e prevengono il rischio di malattie cardiovascolari. Sono potenti antiossidanti, migliorano la tolleranza al glucosio e la sensibilità all’insulina.

Che indice glicemico hanno i finocchi?

I finocchi hanno un indice glicemico pari a 15. E’, quindi, bassissimo. Con i finocchi si aiuta a ridurre anche quello degli alimenti, più ricchi di zuccheri, che si assumono durante un pasto. I finocchi sono dei potenti diuretici. I finocchi possiedono un elevato contenuto di acqua (93,2%) insieme ad un abbondante apporto di potassio che è pari a 394 mg in ogni etto di prodotto. Questo favorisce la diuresi. Il basso contenuto di sodio, pari a 4 mg in un etto di prodotto, rende i finocchi un diuretico naturale ad elevata vocazione depuratrice. I finocchi sono particolarmente noti per le loro proprietà digestive. I finocchi attenuano il fastidioso senso di gonfiore addominale.

Chi ha la glicemia alta può mangiare il radicchio?

Il radicchio fa bene a chi ha la glicemia elevata perché possiede molte fibre. Ha anche un indice glicemico molto basso, che lo rende un alimento adatto ai diabetici. Apporta l’inulina che aiuta l’organismo a regolare a gestire i livelli della glicemia nel sangue. Questa verdura fa bene al microbiota e aiuta chi ha gonfiori addominali. Il radicchio contrasta i sintomi legati all’insonnia. Contiene il Triptofano che apporta benefici al sistema nervoso contrastando i disturbi legati all’insonnia.

Che tipo di riso deve assumere un diabetico?

Il riso basmati è più adatto al regime alimentare dei diabetici, ma anche degli ipertrigliceridemici e degli obesi. I ricercatori hanno stimato che basterebbe sostituire 50 grammi di riso bianco con la stessa quantità di integrale al giorno per ridurre del 16% il rischio di diabete. Quello bianco è un alimento ad alto indice glicemico. Il suo elevato contenuto di zuccheri, sotto forma di amido, porta ad innalzare il livello di glucosio nel sangue.

A cosa fa bene lo sgombro?

Per chi ha il diabete il pesce è un ottimo alimento. In particolare quello ricco di acidi grassi polinsaturi, in particolare gli omega 3. Hanno una efficace azione antiaterosclerotica. È quindi importante la qualità dei grassi che introduciamo nell’organismo. Lo sgombro contiene minerali come lo iodio che è essenziale per il corretto funzionamento della tiroide. Apporta anche potassio, ferro, fosforo, magnesio e rame. Le vitamine, invece, appartengono per lo più al gruppo B (B1, B2 e B3) e la vitamina D, che rinforza le ossa. Non esistono riscontri scientifici che possa aiutare in maniera decisa chi ha la glicemia alta.

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