Un valore di glicemia pari a 126 mg/dl o superiore nella maggior parte dei casi è segno di diabete. Mentre il colesterolo fino a 200 è considerato normale. La domanda del nostro titolo diventa quindi: cosa succede al diabetico che mangia 50 grammi di mozzarella tutti i giorni avendo il colesterolo nei limiti.
Il diabetico può mangiare la mozzarella?
Chi ha il diabete dovrà assumere con moderazione latte parzialmente scremato, formaggi mediamente grassi (caciotte fresche, parmigiano e mozzarella), yogurt magro alla frutta. Da evitare o da assumere solo occasionalmente: latte intero, crema, panna, formaggi grassi (mascarpone, pecorino, provolone stagionato), yogurt intero. Il diabetico, quindi, dovrà assumere la mozzarella con moderazione. Anche se si tratta di un alimento con indice glicemico pari a 0 la mozzarella non va mangiata tutti i giorni.
Quanta mozzarella può mangiare chi ha il diabete?
Il portale del diabetico sostiene che i formaggi sono più ricchi di grassi, proteine e sale. Rappresentano un’alternativa al secondo piatto, a patto che vengano assunti 2 volte la settimana in quantità limitata e non da aggiungere alla fine del pasto. Proprio sulla quantità lo stesso portale ne indica 60 grammi. L’importante è non esagerare. Si può scegliere la forma che si vuole e inserita in una dieta ipocalorica da 1300 kcal può anche aiutare a dimagrire con gusto.
La mozzarella contiene colesterolo?
Uno dei cibi che viene solitamente consigliato a coloro che seguono una dieta a basso contenuto di colesterolo è la mozzarella. In un etto di mozzarella se ne trovano 46 milligrammi che diventano circa 60 in quella di bufala. La quantità presente dipende dall’animale di provenienza del latte utilizzato. La ricotta è povera di lipidi e ricca di proteine, minerali e vitamine. Ne contiene 51 mg ogni 100 grammi. Anche la crescenza è con un basso contenuto. In un etto di prodotto se ne trovano 53 mg. Al terzo posto di questa classifica c’è la mozzarella che ne contiene 46 milligrammi.
Cosa può mangiare chi ha la glicemia a 150?
In caso di glicemia alta sono da preferire gli alimenti a basso indice glicemico contenenti un’alta percentuale di fibre come verdura, cereali integrali, legumi, pesci e carni magre. Gli asparagi sono molto indicati. Si tratta di ortaggi primaverili ricchi di vitamine, antiossidanti e fibre. In uno studio è stato dimostrato che l’estratto di asparagi è utile nel ridurre i livelli di glicemia nel sangue e tale effetto sembra sia dovuto alla presenza in questo ortaggio di preziosi agenti antiossidanti.