Dopo le “sfince” di San Giuseppe, le strade chiuse di San Cipirello ed il poco valorizzato Castello di Caccamo, il Pandino del portavoce di Sicilia Vera, Ismaele La Vardera si ferma qualche giorno a Cefalù per iniziare il cammino – da Messina a Palermo – insieme a Cateno De Luca. Ma prima, ha parcheggiato venerdì 15 luglio, la sua rudimentale auto a Piazza Duomo per parlare alle gente, spiegando loro la sua idea di politica.
“A Cefalù ho sentito il calore e la risposta di tanti ragazzi – ha detto l’ex iena, dopo il comizio in Piazza – gente normale e semplice che dai social hanno saputo che sarei stato qui e sono venuti a sentirmi. Continuo ad essere il primo aspirante parlamentare a girare per la Provincia di Palermo, gli altri ancora non lo fanno perché non hanno il Presidente”.
Un tour che si fermerà solo qualche giorno e che riprenderà la sua marcia verso il Parlamento Siciliano dopo gli impegni con l’aspirante “Sindaco di Sicilia”, Cateno De Luca. “Ho iniziato nel mio piccolo a fare politica sin da bambino – continua La Vardera – ma sto seguendo questa lucida follia di fare il parlamentare in una Regione a Statuto Speciale come la nostra. Io ci credo, possiamo fare le differenza, con una politica che porterà fra le mura di quel edificio i territori ed i problemi che la gente vive ogni giorno”. Territori che l’aspirante parlamentare sta girando uno per uno per trovare sia le eccellenze ma soprattutto i problemi che rendono la vita difficile alla gente del luogo. “Da Blufi a Piano Battaglia passando dal poco valorizzato Castello di Caccamo – conclude Ismaele – stiamo cercando di valutare uno per uno i problemi. Perché? Per trovare, insieme a tutti quelli che vogliono darci una mano, le soluzioni migliori. Il Pandino, non si ferma e continuerà a viaggiare per tutti i restanti Comuni e fino al Parlamento Siciliano”.
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