Se vuoi vedere un piccolo comune della Sicilia dove mangiare la Vastedda ecco la località che devi subito visitare

Sambuca di Sicilia è un piccolo comune siciliano, in provincia di Agrigento, la cui origine è sicuramente risalente al periodo arabo. In realtà, l’area attorno al territorio di Sambuca risultava già abitata tra l’età del bronzo e quella del ferro, e fu contesa dalle colonie greche di Selinunte e di Agrigento. Successivamente, i cartaginesi presero possesso del sito, ma la città di Adranone ebbe vita breve e nel 250 a.C. venne distrutta. Bisognò attendere l’arrivo in Sicilia degli arabi perché questa zona potesse ritornare in auge: grazie all’emiro Al Zabut, nell’830, alle pendici del Monte Genuardo, tra i fiumi Belice e Sosio, sorse un castello che diede vita alla città chiamata Zabuth, la “Splendida”.

Un pò di storia

Sambuca fu crocevia di numerose popolazioni, i cui segni sono ben visibili negli elementi architettonici: l’area archeologica sita sul monte Adranone, l’antico casale arabo di cui si conservano pochissime tracce, la Chiesa Madre di Maria SS. Assunta il cui campanile riprende alla perfezione una delle torri del castello dell’Emiro; e ancora, il palazzo Ciaccio e la chiesa del Carmine di chiara matrice seicentesca, per finire con le facciate barocche dei palazzi del centro storico. A conferma che la città fu dominata quasi ininterrottamente per quattro secoli dagli arabi, ci sono due elementi: un dipinto su una parete in maiolica e il quartiere arabo chiamato li setti vaneddi (sette vicoli), così definiti perché lunghi, tortuosi e stretti e caratterizzati dal colore caldo della pietra arenaria e per la rete di abitazioni addossate le une alle altre.

La particolarità della splendida Sambuca sta proprio in questo mescolamento di culture che si respira e si vive tra le vie della città divisa tra collina e vallata.

Le Minni di virgini

Impossibile dimenticare che anche dal punto di vista agroalimentare, Sambuca ha una storia lunghissima. Si ricordino le Minni di virgini, un dolce di pasta frolla che ha la forma di seno femminile, ma che, secondo la tradizione, riprende il movimento delle colline attorno a Sambuca; al suo interno è ripieno con crema di lette, zuccata, cioccolato, cannella e palline di zucchero colorate (i diavulicchi), una ricetta risalente al 1725. Si ricordi che grazie alla storia di questa dolce, Sambuca nel 2016 ha ottenuto il titolo di Borgo dei Borghi.

Inoltre, a Sambuca ogni anno si tiene la manifestazione dei “Calici di Stelle” durante la quale le numerose aziende vitivinicole del luogo permettono a visitatori e residenti di degustare l’enorme varietà di vini prodotti all’interno dello scenario della terrazza del Belvedere.

La Vastedda

Da non perdere, è anche la produzione della vastedda, un formaggio D. O. P., ottenuto dal latte di pecora della Valle del Belice.

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