Sai qual è la città barocca della Sicilia? Ecco la località che devi subito visitare

Di origine greca, Palazzolo Acreide è una città del siracusano dalle caratteristiche tutte barocche, perfettamente inserita tra i Monti Iblei e nelle immediate vicinanze del fiume Anapo. L’etimologia del toponimo lascia pensare alla presenza originariamente di un palazzo sito sulla collina dove è sorta in tempi recenti l’odierna città: palatium, ovvero il palazzo, con cui ancora oggi si indica la parte più alta, e akrai, che dal greco akra indicherebbe sia “cima”, sia “castello che domina la città”.

Un pò di storia

Akrai viene fondata da una colonia di siracusani nel VII secolo a.C. e il collegamento con Siracusa resta saldo fino all’arrivo degli arabi, quando la città viene rasa al suolo. Solo nel XII si hanno nuove notizie di Palazzolo Acreide, dove i normanni ricostruirono non lontano dai resti di Akrai e su uno sperone roccioso un castello, di cui oggi restano poche vestigia. La città venne di nuovo sconvolta, stavolta dal terremoto del 1693, per essere ricostruita nel corso del Settecento. Risentì appieno del clima barocco e ne conserva intatti tutti gli elementi.

La Chiesa di san Sebastiano

Palazzolo è una città tutta da visitare. Le chiese hanno un fascino di altri tempi, come la Chiesa dedicata a San Sebastiano, la più grande della città, diventata a pieno diritto, insieme alla Basilica di San Paolo, Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. Alla chiesa, divisa in tre navate, si accede salendo da una spettacolare scalinata e conserva preziosi dipinti del XVIII: di grande prestigio è Sintomo di una storia millenaria è il teatro greco, scoperto dal barone Gabriele Judica (che a Palazzolo fece costruire il famoso Palazzo Judica): risale al II secolo a.C.. Imperdibili nella zona archeologica sono i “Santoni”, un ciclo di 12 bassorilievi, di età ellenistica, che raffigurano il culto per la dea Cibele e formano un santuario dedicato a lei dedicato.

Da non perdere le Cuddure di san Paolo

Una tradizione che perdura da secoli è la preparazione delle Cuddure di San Paolo, patrono della città. Sono ciambelle di pane preparate per la festa e decorate in diversi modi, tra cui anche un serpente, perché, secondo la leggenda, San Paolo sarebbe stato immune al morso della vipera, rendendo questo prodotto simbolo di buon auspicio per i fedeli e le loro famiglie.

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