I suoi abitanti sono appena 1.115 e si estende su una superficie di 16,83 chilometri quadrati. Si trova nel messinese e la sua festa patronale si tiene il 23 aprile per San Giorgio. All’interno di questo comune abitano 560 famiglie. Il reddito medi si aggira intorno ai novemila euro e l’età media degli abitanti è di circa 46 anni. Stiamo parlando di Castelmola che possiede tanto coraggio dato che al suo interno opera l’unico Centro italiano di spettacoli con aquile, falchi, gheppi e altri rapaci addestrati. Tra i suoi piatti tipici invece, sono da gustare i Maccheroni fatti in casa.
Un po’ di storia
Il comune di Castelmola secondo alcuni studiosi risale al periodo pre-ellenico. Con molta probabilità per la sua posizione è stata la vera acropoli di Taormina. Con l’arrivo dei Normanni che conquistano Taormina anche la fortezza di Mola viene espugnata. Ruggero costruisce il centro abitato attorno al castello. Per ringraziare la Madonna ha fatto erigere la chiesetta della Santissima Annunziata proprio nei pressi dell’abitato. Fra i luoghi più belli di questo centro c’è sicuramente il castello di Mola di cui oggi si hanno dei ruderi. Dalla sua posizione si spazia sull’intera costa ionica. Si possono ammirare le coste calabre ma anche lo Stretto di Messina e l’Etna che domina l’orizzonte.
Il castello di Mola
Il Castello di Mola è uno dei monumenti più belli di Castelmola. Gli storici pensano che possa risalire al periodo romano. Al suo interno si trova il Museo Medievale di Castelmola e vi ha sede anche la Scuola Internazionale di Falconeria. In Italia è la prima scuola ufficiale. Con coraggio quanti la frequentano si avvicinano al mondo dei rapaci uscendo in campagna con loro. Durante il corso si studiano i movimenti che vanno fatti per comandare il falco. Quanti vanno avanti comprano un proprio falco. La falconeria è un’attività che richiede molto impegno. La può vivere solo chi porta dentro il fuoco sacro della passione.
Il Castello oggi è un vero e prorpio palcoscenico dove vengono allestiti numerosi eventi a cui si può assistere nello spiazzo circondato dalle rovine. Tra i luoghi da visitare a Castelmola anche la chiesa madre che è intitolata a San Nicola di Bari. Diversi gli stili che vi si possono ammirare. Dal romanico al gotico, all’arabo e al normanno. Divrese le opere che conserva al suo interno. Fra tutte due statue settecentesche ma anche alcune tele del ‘500 che rappresentano la Madonna del Rosario. Un’altra chiesa, quella di san Biagio, è la più antica di Castelmola che è intitolata al santo patrono. E’ stata costruita intorno al 1450 e vi si ammira un cancello d’ingresso in ferro battuto.
Da non perdervi i Maccheroni fatti in casa
I maccheroni fatti in casa sono davvero un prodotto tipico di Castelmola che è anche il paese del vino alla mandorla. Si fa con mandorle ed essenza d’arance. Fra i prodotti di questa terra anche pane casereccio miele e cuddure. Queste sono delle ciambelle fatte con le uova. Vi si possono mangiare anche mandorle chiazziate che sono realizzate con lo zucchero. Buona anche la mostarda, i fichi secchi con le noci, le olive e capperi.