Questo borgo lo chiamano il Tibet di Sicilia. Ecco dove si trova

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I suoi abitanti sono appena 1.994 e si estende su una superficie di 67,8 chilometri quadrati. Si trova nel messinese e la sua festa patronale si tiene il 6 dicembre. All’interno di questo comune abitano 1.103 famiglie. Il reddito medi si aggira intorno ai novemila euro e l’età media degli abitanti è di circa 49 anni.  Stiamo parlando di Montalbano Elicona che fra i suoi luoghi di interesse ha il Castello Medievale. Tra i suoi piatti caratteristici invece, sono da gustare i “biscotti a ciminu” che sono dolci con i semi di anice. Hanno un gusto forte e particolare.

Un pò di storia

Alcuni studiosi fanno risalire l’origine del nome alle parole latine mons albus. Monte bianco con riferimento ai monti innevati. Altri sostengono che sia di fonte araba: al bana ovvero luogo eccellente.  Il borgo esisteva già nel IX secolo. Conquistato dai bizantini diventa una rocca fortificata. Federico II ricostruisce il castello. Nel XVII secolo la baronia è elevata a ducato. Nel 1805 Montalbano passa in mano alla Compagnia di Gesù. Vi resta fino all’unità d’Italia.

Il Castello medievale

E’ costituito da un fortilizio normanno-svevo nella parte alta. In basso dal “palatium” fortificato svevo-aragonese. La parte superiore è chiusa all’estremità da due torri. La prima è a pianta quadrata. L’altra a pianta pentagonale. Grazie a Federico II diventa residenza reale per i soggiorni estivi. Il Re ha fatto aprire diciotto grandi finestre sui muri perimetrali. Inoltre vi ha fatto aprire tanti portali e molte porte. Bellissima è la cappella reale di epoca bizantina. Secondo alcuni studiosi custodisce le spoglie di Arnaldo da Villanova. E’ stato restaurato e resistituto alla sua antica bellezza.

I restauri hanno trasformato i merli a coda di rondine in rettangolari. Hanno qualificato come guelfo un edificio che in realtà è svevo aragonese. Il Castello è oggi di proprietà comunale. Lo si utilizza per mostre e convegni. Per chi cerca silenzio e pace puà fare un’escursione nei siti di Argimosco, Elmo, Losi, Mattinata e Zilla. Grazie a queste località la Sicilia entra di diritto nella mappa dei megaliti d’Europa. In questi luoghi si trovano elementi adatti alla costituzione di calendari astronomici per la determinazione dei solstizi e degli equinozi. Altri elementi aiutano a determinare le fasi lunari. Fra le mitiche figure si trova l’Aquila. Nella zona anche alcune tombe scavate nelle masse rocciose.

Bisogna mangiare i Biscotti a ciminu

Un tempo erano realizzati nel periodo di Pasqua. Oggi si trovano tutto l’anno. nel borgo sono buoni anche alcuni prodotti locali. La ricotta, fresca, salata e “infornata”. I formaggi e le provole che sono dei capolavori dell’arte casearia. Si trovano sotto forma di figure animali. E poi gli insaccati che sfidano i formaggi in bontà.

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