Se vuoi vedere il comune più piccolo della Campania ecco la località che devi subito visitare

La Campania costituisce una delle regioni che fin dai primi insediamenti dei popoli indoeuropei che hanno iniziato ad insediarsi nel Mezzogiorno molto prima degli insediamenti greci e latini. Secoondo alcuni il termine Campania deriva da Campania Felix a causa della fertilità del luogo. Del resto la posizione strategica al centro del Mediterraneo ha “fatto gola” a numerose popolazioni che hanno influenzato la zona corrispondente alla terza regione più popolosa del paese. Da alcuni anni i turisti, anche stranieri, hanno iniziato ad interessarsi ai piccoli borghi che spesso presentano delle particolarità uniche in senso assoluto. Anche il comune più piccolo della regione Campania è sicuramente degno di interesse.

Un pò di storia

Il comune più piccolo per estensione e popolazione della Campania è Valle dell’Angelo, in provincia di Salerno, immerso in una zona tipica del Cilento, che si trova nello specifico a circa 500 metri sopra il livello del mare, ed è popolata da poco meno di 300 persone. Ma non per questo non risulta interessante, in quanto Valle dell’Angelo, piccolissima comune fondato probabilmente come “rifugio” da monaci durante l’Alto Medievo presenta più di  qualche particolarità.

Cosa c’è da vedere

La località è molto caratteristica, collocata a pochi passi dal fiume Calore, collegato da un nugolo di stradine antiche compatte. Sicuramente degno di nota la Chiesa di San Barbato, di influenza architettonica longobarda che costituisce uno dei “fiori all’occhiello” dell’intera località. Nel comune più piccolo della Campania è presente anche una delle strade più strette conosciuta come via Flavio Gioia.

Interessante da visitare anche la Chiesa di Santa Barbara e il Palazzo Vertullo, tutti di costruzione tardo 19° secolo. Il comune, come altre zone limitrofe ha dovuto fare i conti con un cospicuo spopolamento che ha portato la popolazione a ridursi quasi la metà in poco più di 10 anni, ecco perchè l’amministrazione del luogo anche grazie al web è portata a voler incrementare il settore turistico.

Da non perdervi i gustosi “Parmarieddi”

I “Parmarieddi” sono gnocchetti a quattro dita la cui forma rimanda alla foglia dell’ulivo. Nel passato venivano consumati durante la domenica delle palme. Fra i piatti tipici anche i cavatelli che si realizzano, ovunque, trascinando l’impasto con tre dita. Non così a Valle dell’Angelo dove si realizzano secondo la tradizione con quattro dita. Con il medio si trascina la pasta, mentre con anulare e indice se ne controlla la forma. Per chi visita il comune più piccolo della Campania non può perdersi le polpette realizzate con la ricotta. Da mangiare anche i caciocavalli, gli insaccati e il prelibatissimo olio rustico.

 

 

Cambia impostazioni privacy