I suoi abitanti sono 12.531 e si estende su una superficie di 33,98 chilometri quadrati. Si trova nel messinese e la sua festa patronale si tiene il 19 marzo. All’interno di questo comune abitano 5.281 famiglie. Il reddito medi si aggira intorno agli undicimila euro e l’età media degli abitanti è di circa 45 anni. Stiamo parlando di Sant’Agata di Militello che fra i suoi luoghi di interesse ha il Castello Gallego. Tra i suoi dolci caratteristici invece, è da gustare “la Granita” che viene fatta secondo tradizione al buon gusto di limone.
Un po’ di storia
Il comune di Sant’Agata è tra i più popolati della provincia di Messina ma anche tra i comuni con l’età media più alta della provincia. Si trova al primo posto in provincia fra i comuni con il tasso di natalità più basso. Secondo alcuni studiosi l’abitato risalirebbe all’Età del bronzo. Con l’abolizione del feudalesimo il centro costiero è stato scelto come nuova residenza degli aristocratici dei paesi collinari dei Nebrodi. Oggi Sant’Agata di Militello si presenta con un centro storico con l’elegante piazza Vincenzo Consolo. Al suo interno i palazzi aristocratici del XIX secolo e la chiesa madre dell’800 dedicata a Santa Maria del Carmelo.
Il Castello Gallego di Sant’Agata
A dominare Sant’Agata di Militello è il Castello Gallego. Sorge su un’altura rocciosa. E’ rivolto da un lato verso l’antico centro cittadino. Dall’altro lato spazia dalla rocca di Cefalù al promontorio di Capo d’Orlando e mostra in tutto questo l’arcipelago delle Eolie. Al suo interno si trovano le torri cilindriche di età medievale. Il suo ampio prospetto è ornato da classici finestroni. L’ingresso è difeso da un ponte levatoio. Al piano terra del Castello si trovano la sala della guardia, il fondaco della carrozza, la scuderia e gli alloggi della servitù. Si trovano anche le antiche prigioni che documentano il privilegio dei principi Gallego di amministrare in proprio la giustizia criminale. Salendo per una scala a chiocciola si raggiunge il piano superiore. Vi si trovano gli ambienti della nobiltà. In particolare i saloni di ricevimento, i soggiorni e il giardino pensile. Ci sono anche le cucine e le stanze più riservate del palazzo principesco. Da ammirare i balconi che si affacciano sui terrazzi settentrionali. Nel passato erano armati d’artiglierie per contrastare i pirati che arrivavano dal mare. Interessante visitare la cappella del Castello. Vi si trova una piccola finestra che comunica con l’abitazione. Nel passato i principi potevano assistere alle funzioni religiose senza essere visti. La Chiesa ha un suo ingresso dalla piazza ed un altro interno. Custodisce alcune tele e statue lignee che risalgono ai secoli XVIII e XIX.
Da non perdervi la buona granita al Limone
La buona granita al Limone di sant’Agata va mangiata da chi arriva in città per una visita. E’ prodotta con i metodi delle antiche tradizioni. Buonissimi anche i gelati. I tartufi al gelato e i conetti da passeggio mignon sono fatti a mano. La frutta secca viene raffinata in rulli di pietra. Diversi i gusti: al pistacchio e alla mandorla di Sicilia, al cioccolato nero di Modica.